Nonostante persista l'emergenza Blue tongue nei Paesi europei, argomento rilevante, attuale e causa di evidenti ricadute negative sul settore zootecnico, i servizi veterinari italiani e quelli austriaci hanno sottoscritto un nuovo accordo per lo scambio di animali vivi sensibili alla Blue tongue dall'Austria e destinati alla filiera produttiva italiana.
L'intesa prevede la possibilità di introdurre sul territorio nazionale bovini di età superiore ai 90 giorni, vaccinati e non per il sierotipo 8, nel periodo stagionalmente libero da insetti vettori in Italia, considerato a basso rischio di trasmissione della malattia.
Il nuovo accordo siglato è stato rimodulato sulla base della normativa comunitaria e tenendo in considerazione le nuove evidenze epidemiologiche riscontrate sul territorio austriaco, area finora non interessata dalla malattia.
La cooperazione tra i due Stati, attivata da tempo anche sotto il profilo dell'assistenza scientifica tanto da attuare sul territorio austriaco una sorveglianza alla malattia equivalente a quella italiana, fa parte delle strategie di individuazione delle migliori soluzioni per salvaguardare quelle attività produttive cruciali per l'economia, quale ad esempio la filiera agro-alimentare.
La volontà espressa nell'accordo da entrambi gli Stati ai fini dello scambio di animali in sicurezza, concorre a rafforzare lo spirito di collaborazione tra gli Stati membri raccomandato dalla Unione europea e condiviso.