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INTRAMOENIA, RISPONDE IL SIVEMP LOMBARDIA

INTRAMOENIA, RISPONDE IL SIVEMP LOMBARDIA
Il SIVeMP della Lombardia replica all'intervento del Presidente Senior ANMVI Carlo Scotti sulla libera professione dei veterinari dipendenti dal SSN: esercitato il diritto di opinione. L'ANMVI aveva chiesto di sapere se le posizioni espresse dal livello regionale del sindacato fossero condivise dalla segreteria nazionale.

"Il SIVeMP Lombardia, con gli interventi pubblicati il 13 novembre e il 17 novembre 2008 sul sito nazionale del sindacato, ha esercitato il proprio diritto di opinione su una materia che lo riguarda direttamente e cioè le iniziative legali di ANMVI ed alcuni liberi professionisti in merito alla DGR 7441/2008 della Regione Lombardia, che fissa alcune linee di indirizzo per l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria".

Lo dichiara il Segretario regionale del SIVEMP Lombardia dal sito ufficiale sivemp.it in replica all' intervento del Presidente Senior dell'ANMVI che chiede se gli attacchi della segreteria sindacale lombarda " debbano essere interpretati come l'espressione della posizione della Segreteria Nazionale. La domanda -dichiarava Scotti- si pone non solo perché gli insulti all'ANMVI sono pubblicati sul sito ufficiale e nazionale del Sindacato, ma anche perché il livello nazionale del medesimo tace in maniera assordante. Tace perché condivide?"

La replica è del Sivemp-Lombardia che afferma: "il non riportare fedelmente dati oggettivi (cosa fatta dall'ANMVI in occasione del primo comunicato inerente le proprie iniziative avanti il TAR Lombardia) favorisce un confronto spigoloso, quale indubbiamente sta accadendo".


Secondo il segretario regionale Battaglia " è lontano dal vero anche quanto affermato nel medesimo comunicato, confermato nell'intervento del Presidente Senior, che "Al 13.11.2008 non risulta che alcuna ASL lombarda abbia dato attuazione alla delibera impugnata e, pertanto, nell'attualità, non sussiste un concreto danno per i liberi professionisti e, dunque, se il danno non c'è non può neppure essere irreparabile." Infatti la difesa della Giunta Regionale ha depositato, in allegato alla memoria difensiva, il regolamento dell'ASL di Brescia, che recepisce i contenuti della DGR 7441/2008, e pertanto nella sede della discussione dell'istanza cautelare sussisteva la possibilità di invocare un danno concreto ed attuale. La proposizione dell'insussistenza del danno da parte dell'ANMVI è quindi solo strumentale a giustificare una strategia utile ad evitare la reiezione dell'istanza di sospensiva da parte del TAR nonché ad argomentare secondo convenienza le proprie decisioni nei confronti degli iscritti. Pare quindi del tutto plausibile quanto affermato nel primo comunicato SIVeMP e cioè che l'ANMVI avesse forti timori di non avere argomenti per ottenere la sospensiva e quindi di subire il rigetto della propria istanza cautelare".

Il Sivemp Lombardia "conferma la disponibilità ad un percorso costruito su basi comuni orientate al riconoscimento dei diritti reciproci, alla promozione della professione ed invece l'indisponibilità ad accettare iniziative tese a comprimere o cancellare i nostri diritti. Fra questi vi è l'esercizio regolamentato della libera professione, nel rispetto dell'incompatibilità (assenza sovrapposizione controllore/controllato), convinti come siamo che da essa possano anche derivare vantaggi per la collettività per una più completa preparazione del veterinario pubblico nonché per una maggiore e diversificata offerta a disposizione dei richiedenti".

Il comunicato conclude anche con una "riflessione sul comportamento tenuto dalla Federazione Regionale degli Ordini della Lombardia e da alcuni Ordini provinciali" e sulla loro legittimazione ad agire in giudizio.

L'ANMVI non replicherà che con la voce del proprio legale, in sede giudiziaria, al TAR della Lombardia. La domanda iniziale del Presidente Senior resta senza risposta.