"Ci disponiamo a definire una piattaforma di assistenza veterinaria sostenibile - scrive il Presidente Barbacini su segnalazione di ANMVI Sardegna- e un nuovo Bando di Gara più confacente alla reale portata del problema".
L'indicazione di produrre un offerta "in ribasso sulla tariffa prevista dal tariffario veterinario della Federazione Nazionale Ordini Veterinari" non può che contrariare la Categoria, da parte della quale è lecito attendersi la diserzione del Bando di Gara.
Inoltre, data la consistenza del patrimonio faunistico provinciale e considerati l'impegno triennale a cui sono chiamati i medici veterinari e i requisiti che vengono loro richiesti per l'erogazione del servizio (punto 5 del Bando di Gara, Condizioni di Ammissione, punto 3 del Capitolato Modalità di Espletamento del Servizio) l'ANMVI giudica "estremamente oneroso l'impegno affidato ai professionisti e non adeguatamente ponderato sul piano del suo realizzo e della sua remunerazione".
"Mentre si chiede ai Medici Veterinari di farsi carico di un compito altamente specializzato- prosegue la nota dell'ANMVI- determinante per la tutela del patrimonio faunistico e di rilevante impatto per l'ambiente e l'ecosistema del territorio, si deprezza il contributo di competenza scientifica, clinica e tecnica dei medici veterinari al rango di un'asta al ribasso (cfr. "L'offerta proposta deve essere unica e riferibile a tutte le possibili prestazioni veterinarie").
L'auspicio è che " le esigenze dell'Amministrazione Provinciale e quelle della tutela della fauna selvatica trovino un esito migliore in un Bando di Gara riformulato sulla base di una maggiore considerazione della professionalità medico-veterinaria".
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