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I CANI IPOALLERGENICI NON ESISTONO…

I CANI IPOALLERGENICI NON ESISTONO…
Il quinto inquilino della Casa Bianca? Il Presidente Obama scelga per la figlia il cucciolo che preferisce, di razza o meticcio, ma senza temere reazioni allergiche. L'Adnkronos ha chiesto il parere di Carlo Scotti e di Carla Bernasconi sulle dichiarazioni del Presidente eletto degli USA. I consigli dell'AVMA a Obama.

Malia, la figlia del presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, scelga pure il cane che vuole. Magari un bel meticcio adottato tra i molti che vivono sacrificati nei canili. Tanto non esiste una razza canina meno allergica di altre, ma nessuna dà seri problemi di salute. Dunque un amico a 4 zampe vale l'altro. Questo il consiglio di Carlo Scotti, presidente Senior dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), che smonta il 'caso' del quinto inquilino che dovrà a breve insediarsi alla Casa bianca.

La promessa di Obama alle figlie, di prendere un cane in caso di vittoria alle elezioni presidenziali, occupa infatti grande spazio nelle pagine dei quotidiani stranieri dedicate al futuro nuovo presidente a stelle e strisce. I giornali, soprattutto quelli Usa, raccontano di uno dei primi dilemmi a cui Obama deve trovare una soluzione, cioè la scelta del cane tanto desiderato dalle figlie, contemperando la voglia di prendere con sé un simbolico meticcio, con quella di arrecare meno problemi alla salute di Malia.

"I cani ipoallergenici - assicura Scotti all'ADNKRONOS SALUTE - non esistono. Neppure il tanto decantato goldendoodle che in pochi giorni è assurto agli onori delle cronache. In più - aggiunge il veterinario - l'allergia umana ai cani è molto rara e mai grave, perché dà origine a una sensibilizzazione di basso livello". Nulla, rileva Scotti, "che non possa essere superato da una buona informazione e qualche precauzione". Detto questo, se non esistono razze ad hoc per gli allergici, conclude Scotti "il presidente Usa e famiglia assecondino l'altro desiderio, quello di portarsi alla Casa bianca un simpatico meticcio tra i migliaia sfortunati che vivono nei canili".

Il dilemma di questi giorni del presidente eletto Usa, Barack Obama, preoccupato per l'allergia della figlia Malia a cui però avrebbe promesso un amico a 4 zampe in caso di vittoria alle elezioni presidenziali, "si risolve facilmente. Lasciando il cane nel giardino della Casa bianca, e non libero di gironzolare per la stanza ovale o le camerette delle figlie. Così - assicura Carla Bernasconi, presidente dell'Ordine dei veterinari di Milano - le probabilità di un attacco allergico si riducono drasticamente. E diventano sovrapponibili a quelle che si hanno facendo una passeggiata in strada". La questione, tra il serio e il faceto, campeggia fra le curiosità nelle pagine dei quotidiani Usa dedicate a Obama e al lavoro per comporre la sua 'squadra'. "Cani ipoallergenici non esistono - conferma Bernasconi all'ADNKRONOS SALUTE - a meno di non scegliere razze come il cane nudo del Messico, visto che a scatenare le reazioni è il pelo. Altrimenti quello che si può fare è evitare il continuo contatto con il pelo. Comunque, meglio scegliere razze o meticci che ne perdono poco o lo hanno corto". Infine un consiglio, purtroppo non più utile per il futuro presidente: "E' comprovato che i rischi di allergia si riducono notevolmente lasciando i bambini sotto i due anni un po' più liberi di scorrazzare nei giardini, in spiaggia. A contatto con possibili sostanze allergiche da cui si tende a proteggerli, sbagliando". (Adnkronos Salute)

I CONSIGLI DELL'AVMA

VETERINARIANS FOR OBAMA

OBAMA'S BRIEFING ON PUPPY (VIDEO)