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PRECARI EX MINSAL, STATO DI AGITAZIONE IN 7 REGIONI

PRECARI EX MINSAL, STATO DI AGITAZIONE IN 7 REGIONI
Lo stato di agitazione, indetto dal Coordinamento nazionale Flp professionalità sanitarie, ha avuto, fino ad ora, l'adesione dei PIF e degli UVAC in sette Regioni. Dal Governo "tagli non motivati da esigenze di bilancio". Stato di agitazione per i veterinari precari dell'ex ministero della Salute. "Il Governo non sembra preoccuparsi minimamente - denunciano in una nota - del futuro degli Uffici centrali e periferici dell'ex dicastero che sono in gran parte gestiti da personale precario e che, con la loro attività, tutelano la salute di tutti i cittadini". Lo stato di agitazione, indetto dal Coordinamento nazionale Flp professionalità sanitarie, ha avuto l'adesione degli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari e di Posti di ispezione frontalieri dislocati in setter regioni: Campania (Napoli), Emilia Romagna (Parma), Piemonte (Torino) e Veneto (Verona), e dei Posti ispezione frontaliera (Pif) di Liguria (Spezia), Puglia (Taranto) e Campania (Napoli).

In una nota, i precari degli Uvac e Pif in stato d'agitazione precisano di aderire alla protesta "contro i provvedimenti del Governo in materia di pubblico impiego e precarietà". Lo stato di agitazione, spiegano, "implica che tutto il sistema di sorveglianza sugli animali e sui prodotti alimentari di origine animale provenienti dai Paesi Terzi e dall'Europa non potrà più essere assicurato. Tra qualche mese - avvertono - centinaia di tecnici professionisti che operano con
grande impegno, competenza e passione, verranno a mancare e gli Uffici non potranno più assolvere ai loro imprescindibili compiti. Tutto ciò a causa della volontà del Governo di effettuare tagli non motivati da esigenze di bilancio, ma dovuti a una precisa scelta politica che avrà gravi ripercussioni sulla salute pubblica". (Adnkronos Salute)