+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dal 28 aprile +++
WEST NILE, ISS: CASI RARI MA SORVEGLIANZA
In Italia la malattia è estremamente rara, ma è necessario attivare sistemi di sorveglianza a scopo preventivo anche nelle Regioni limitrofe. Per Stefania Salmaso, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia dell'istituto superiore di sanità l'avvertenza è di "'evitare le punture di zanzare nelle zone interessate''.
Al momento si tratta di ''un numero di casi esiguo, per una malattia che in Italia e' estremamente rara. E' pero' fondamentale attuare tutte le misure di controllo per prevenire la diffusione della patologia e mantenere i casi circoscritti''.
Cosi' la responsabile del Dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto superiore di sanita' (Iss) Stefania Salmaso a proposito del secondo caso di febbre del Nilo, nell'arco di pochi giorni, diagnosticato in Emilia Romagna. ''Questa patologia e' nel nostro Paese estremamente rara - ha spiegato Salmaso - ma resta fondamentale, alla luce dei due casi registrati, applicare tutte le misure di controllo e vigilanza sugli animali per circoscrivere i rischi di infezione''.
La malattia e' un'infezione, ha precisato l'esperta, ''che tocca soprattutto animali migratori e selvatici, ma le zanzare veicolano il virus ad altri animali e possono trasmetterlo all'uomo. Non c'e', invece, una trasmissione del virus da uomo ad uomo''. L'avvertenza, ha aggiunto, e' dunque quella di ''evitare le punture di zanzare nelle zone interessate''. L'Emilia Romagna, ha aggiunto Salmaso, ''ha gia' predisposto un sistema di sorveglianza efficace, infatti i casi presenti sono stati subito identificati, ed e' attiva la sorveglianza anche negli allevamenti di animali. Sara' pero' necessario attivare sistemi di sorveglianza analoghi a scopo preventivo - ha detto la specialista - anche nelle Regioni limitrofe''.
La febbre del Nilo Occidentale (perche' diagnosticata per la prima volta in Africa) e' una malattia virale trasmessa dalle zanzare Culex pipiens, infettate dopo avere punto uccelli, equini e altri mammiferi. La malattia si manifesta con febbre alta, mal di testa, debolezza e problemi gastrointestinali e nel 15% dei casi con problemi neurologici.(ANSA).