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MINSAL CHIEDE N.VETERINARI, FNOVI RISPONDE: ZERO

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Il fabbisogno di laureati in veterinaria per l'anno accademico 2007-2008 è pari a "zero". Anzi andrebbe ulteriormente ridotto. Da due anni il numero programmato dal Ministero dell’Università per le immatricolazioni a veterinaria è in calo. I numeri indicati in queste settimane dalla Facoltà di Udine (30 immatricolazioni, di cui 12 italiani e 18 stranieri) compromettono i modesti risultati conseguiti dalla Categoria per contenere l’esorbitante numero di laureati annualmente scaricati nel già saturo mercato delle prestazioni veterinarie. In due anni, il numero di immatricolazioni è sceso di 21 unità, secondo indicazioni del Ministero della Salute accolte dal Ministero dell’Università. Per l’anno accademico 2006-2007 i posti disponibili erano 1.405, un numero di per sé esorbitante che non è il caso di incrementare. Per questo, la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari ha indicato con un inequivocabile “zero” la cifra per il fabbisogno futuro di laureati in veterinaria. Su espressa richiesta del Ministero della Salute la FNOVI ha compilato e trasmesso le “schede” predisposte dal Ministero e nel determinare il fabbisogno, anche su base regionale, “non ha potuto evitare la trasmissione di una scheda recante l'indicazione del fabbisogno pari a zero”. Uno "zero" per ogni Regione. La documentazione è disponibile al portale della Federazione dove si apprende che “ per mezzo di questa comunicazione, la Federazione ha colto l’ennesima occasione per tratteggiare, senza lasciare spazi a illazioni, come il mercato occupazionale dei medici veterinari sia saturo e/o comunque non più recettivo, e questo su tutto il territorio nazionale”.