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FORMAZIONE, IL PUNTO DI VISTA DELLE REGIONI

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La Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome ha approvato, in data 15 febbraio, il documento “Strategie per la valorizzazione della risorsa professionale nelle arti, mestieri e professioni. Indicazioni per le politiche regionali”. Le Regioni propongono di valorizzare il ruolo delle professioni e di sviluppare l’aggiornamento e la formazione continua dei professionisti, in cooperazione con gli Ordini e altre associazioni di rappresentanza. A tale scopo le Regioni dovrebbero regolare o concorrere alla definizione di: “ percorsi ricorrenti di formazione e aggiornamento a carattere obbligatorio o non, come già avviene ad esempio per molte realtà ordinistiche, con riguardo sia ai nuovi profili professionali, sia ai mestieri tipici locali; dei soggetti e delle forme di certificazione dell’aggiornamento; delle modalità di finanziamento della formazione continua, anche in relazione al ruolo dei nuovi Fondi interprofessionali". Il documento conclude con la proposta di elaborazione di uno schema di Accordo quadro programmatico in materia di professioni, arti e mestieri, da adottarsi in seno alla Conferenza Stato Regioni e nel quale inserire le linee di integrazione tra le iniziative di competenza statale e quelle di competenza regionale, con distinzione tra materia riservata e materia concorrente. Muovendo dalla più recenti decisioni della Corte costituzionale, è dato ritenere che per quanto riguarda “l’ordinamento e l’organizzazione degli ordini e dei collegi professionali” la competenza sia demandata in via esclusiva allo Stato.