L'Europa non si allarma per la ricomparsa del virus dell'influenza aviaria nel continente, dopo il caso di infezione confermato in un allevamento inglese. Per le autorità di Bruxelles, infatti, le misure di protezione messe a punto nel 2006 sono sufficienti. Non si attendono, quindi, nuove indicazioni dai 27 esperti di questioni veterinarie che si ritrovano oggi a Bruxelles e che ascolteranno il rapporto dei responsabili britannici e ungheresi sulle misure adottate per prevenire la diffusione del virus.
"Abbiamo messo a punto regole precise e confidiamo che siano le migliori per combattere l'influenza aviaria", spiega Michel Mann, il portavoce della Commissione europea incaricato di questioni agricole. "Lo spettro di un vasto contagio degli animali domestici, nell'intero continente come nel caso dell'Asia, è da scartare", ha concluso Mann.
Ieri sono stati abbattuti i 159.000 tacchini di un allevamento di Holton, nell'Est dell'Inghilterra, dove era stato scoperto un ceppo virale altamente patogeno H5N1 di influenzia aviaria. Lo hanno reso noto i servizi veterinari inglesi, precisando che le carcasse degli animali, eliminati con il gas, saranno trasportati in una località a 320 chilometri dall'allevamento d'origine per essere distrutti.
"Sono riconoscente - ha dichiarato Fred Landeg, capo aggiunto dei servizi veterinari - per gli sforzi di tutti e per la rapidità con la quale il processo di bonifica è stato realizzato". Gli esperti stanno cercano di capire come il virus sia arrivato a contagiare l'allevamento inglese.(Adnkronos Salute)