L'autonomia delle Casse di previdenza del mondo professionale viene finalmente riconosciuta in Finanziaria. L'attesa norma che riconosce agli enti privatizzati una maggiore flessibilità di intervento nella definizione delle misure atte a mantenere l'equilibrio finanziario di lungo periodo fa, infatti, parte dell'emendamento del Governo presentato al Senato ( comma 394 bis) che riscrive da cima a fondo la manovra 2007. In cambio le Casse dovranno adeguarsi a regole più rigide e stringenti nella definizione del bilancio tecnico. Quest'ultimo , infatti, dovrà essere redatto secondo criteri determinati con apposito decreto interministeriale sulla base delle indicazioni elaborate dal Consiglio nazionale degli attuari e dal Nucleo di valutazione della spesa previdenziale. Le Casse però potranno mettere mano a provvedimenti di determinazione dei requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici, di variazione delle aliquote contributive, di revisione dei coefficienti di rendimento o di ogni altro criterio di determinazione del trattamento pensionistico avuto riguardo al principio del pro rata in relazione alle anzianità già maturate rispetto alla introduzione delle modifiche derivanti dai provvedimenti suddetti e comunque tenuto conto dei criteri di gradualità e di equità fra generazioni Non solo. Le proiezioni attuariali dovranno ricondursi a un arco temporale non inferiore ai 30 anni, fino ad oggi è stato di 15. Ancora, il correttivo fa salvi gli atti e le deliberazioni adottati e approvati dai ministeri vigilanti prima dell'entrata in vigore della stessa Finanziaria. La retroattività della norma permetterà così di risolvere i casi di contenzioso in corso a seguito della modifica del regime previdenziale. ( ItaliaOggi, 15 dicembre 2006 )