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FNOVI, DOMENICA IL VARO DEL NUOVO CODICE

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Si apre oggi a Roma, presso la sede dell’ENPAV, la due-giorni di formazione del Consiglio Nazionale della FNOVI. All’apertura dei lavori interverranno il Sottosegretario di Stato alla Salute Gian Paolo Patta e il Capo Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria, Romano Marabelli. Sarà l’occasione per fare, alla presenza delle Autorità, alcune riflessioni sulla riforma delle professioni con particolare riferimento ai decreti attuativi di competenza del Ministro della Salute, ma anche per parlare di argomenti di pressante attualità come l’anagrafe equina e la bioetica veterinaria. All’appuntamento, il Consiglio Nazionale della FNOVI ha invitato i parlamentari veterinari Gianni Mancuso e Rodolfo Viola. Domenica, il Comitato Centrale varerà il nuovo Codice Deontologico Veterinario, un testo al quale ha lavorato per circa 4 mesi una apposita Commissione tecnica incaricata dal Presidente Gaetano Penocchio, composta dai Consiglieri Carla Bernasconi e Sergio Apollonio e coadiuvata dal Professor Franco Pezza e dai Colleghi, Pasqualino Santori e Alberto Brizzi. La vecchia e la nuova deontologia sono state oggetto di riflessioni e di contributi allargati: il Presidente della FNOVI ha infatti svolto una serie di consultazioni con gli Ordini Veterinari e audit rivolti alle organizzazioni veterinarie, da quelle scientifico-professionali a quelle sindacali. Non è mancato nemmeno il confronto con relatà extra-professionali, in particolare con le sigle animaliste più rappresentative. Gaetano Penocchio ha più volte sottolineato nel corso degli ultimi mesi che il nuovo Codice non è solo un adeguamento al decreto Bersani e all'Antitrust, ma è anche e soprattutto un lavoro di modernizzazione delle regole e dell'etica professionale. “ Uno strumento dinamico- precisa Penocchio- non un prodotto finito, ma la base per discussioni e confronti che proseguiranno. Il testo non esaurisce le nostre riflessioni”. Un primo passo, quindi, per rispondere all’imperativo di legge che stabilisce la decadenza col 1 gennaio 2007 di tutte le disposizioni normative e deontologiche che su tariffe e pubblicità contravvengono alle regole del Decreto Bersani. Ma il Presidente della FNOVI non intende limitare a questo la lettura del lavoro svolto: " Abbiamo lavorato - dice - per un rinnovamento deontologico cercando di risentire il meno possibile degli accadimenti giuridici e legali che ci hanno investito, come istituzione ordinistica e come professione. Voglio tuttavia ribadire- conclude - alla luce di certe malintese liberalizzazioni che non c'è mai stata alcuna vacatio legis e che alcune fughe in avanti nella pubblicità dei servizi professionali e nell'adozione di tariffe indecorose si collocano inequivocabilmente al di fuori della legge e della liceità deontologica".