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UNIVERSITA’, MIUR AVVIA CONFRONTO CON ANMVI

Dopo l’annuncio di un nuovo Corso di Laurea in Medicina Veterinaria a Palermo, l’incontro con il Ministero dell’Università è diventato urgente ed è stato fissato per oggi pomeriggio alle ore 16.00. L’ANMVI ha sollecitato il Ministro Fabio Mussi ad avviare un confronto con la professione medico veterinaria, da anni interessata da pesanti difficoltà occupazionali dovute a gravi distorsioni nell’offerta formativa accademica e nella programmazione del numero di laureati. Il primo appuntamento si terrà oggi presso la sede ministeriale di Viale Kennedy a Roma alla presenza del Sottosegretario Luciano Modica delegato dal Ministro alle problematiche dell’Università. Per l’ANMVI saranno presenti il Presidente Carlo Scotti e il Direttore Antonio Manfredi. Per la FNOVI interverrà Donatella Loni. “Tutti i problemi che dovranno essere discussi - spiega il Presidente dell’ANMVI partono da un unico dato di fatto: i veterinari in Italia sono troppi e la situazione occupazionale è sempre più drammatica”. Secondo dati di fonte ENPAV riferiti alle denunce dei redditi del 2005, il 33% dei veterinari privati dichiara reddito zero. “Per affrontare questo problema di fondo - continua Scotti-si deve intervenire limitando il numero dei laureati e quindi quello degli iscritti. L'ANMVI chiederà quindi al MIUR di fermare ogni autorizzazione a nuove Facoltà o Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria, riconsiderando anche, se sia possibile, la riduzione del numero attuale di 14”. A questo proposito il 20 dicembre ci sarà l'udienza del Tar del Lazio sul ricorso presentato dall'ANMVI contro l'autorizzazione del Miur all'apertura del Corso di Laurea di Catanzaro. “L'altra riduzione che deve assolutamente essere effettuata - aggiunge Scotti- è quella sul numero chiuso di iscrizioni ai Corsi di Laurea. Anche se negli ultimi anni vi è stata una leggera contrazione decisa da alcune Facoltà, soprattutto per avvicinarsi ai parametri europei, il numero di circa 1.450 è veramente troppo elevato per il fabbisogno del mercato. L'ANMVI chiederà quindi al Ministero di dare la possibilità alle Facoltà di ridurre drasticamente il numero degli iscritti, almeno un 50/60%, garantendo loro lo stesso sostegno finanziario attuale, svincolando il FFO dal numero degli iscritti. Se vogliamo che le nostre Facoltà possano avere il riconoscimento europeo rientrando nei parametri previsti- ha concluso il Presidente dell'ANMVI- l'unica possibilità è riconoscere loro condizioni che non possono essere le stesse di altri corsi di laurea che non prevedono le strutture, le attrezzature e l'organizzazione richieste per le esigenze formative di un Medico Veterinario". Con il MIUR si discuterà anche di accesso alla professione dopo che nella discussione fra i Ministeri sulla bozza di riforma degli Ordini, questo punto è stato riconosciuto di competenza del Ministero dell'Università. Accesso alla professione significa quindi: tirocinio, praticantato ed esame di Stato, tutti argomenti che erano già stati definiti con il precedente Governo, dopo un lungo confronto con l'allora Sottosegretario, Mariagrazia Siliquini, che aveva accolto le richieste del mondo veterinario. Tutti questi punti dovranno ora essere ripresi dal Sottosegretario Luciano Modica.