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DDL TURCO, LOTTA ALL’ABUSO DI PROFESSIONE

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L’articolo 8 del Disegno di Legge Misure di semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute e altri interventi in materia sanitaria , approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 ottobre scorso, ripropone le misure di contrasto all’abuso di professione che erano state stralciate dalla Finanziaria 2007. Confisca delle attrezzature utilizzate per l’esercizio abusivo di professione sanitaria: In caso di condanna per violazione dell’articolo 348 del codice penale, il giudice ordina la confisca delle attrezzature utilizzate, appartenenti ai soggetti che abbiano abusivamente esercitato la professione sanitaria o agli esercenti la professione sanitaria concorrenti nel reato. Con questo articolo “si è voluto intervenire in maniera decisa per estirpare la dannosa pratica dell'esercizio abusivo della professione sanitaria”- si legge al sito del Ministero della Salute. L’articolo 348 del Codice Penale stabilisce che “chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da lire duecentomila a un milione”. Di queste sanzioni, ritenute troppo blande, viene chiesto l’inasprimento dall’On Francesco Maria Marinello (FI) che ha depositato una proposta di legge alla Camera, chiedendo che la reclusione sia elevata a due anni e la multa fino a 51.646 euro. Inoltre, per Marinello “i sequestri delle attrezzature utilizzate per l’abusivo esercizio spesso non hanno esito, poichè queste vengono restituite al termine del procedimento giudiziario”.