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FEDERICA ROSSI, NUOVO PRESIDENTE EAVDI

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Da venerdì 11 agosto Federica Rossi, attuale Presidente della Società Veterinaria Italiana di Diagnostica per Immagini (SVIDI) è anche Presidente della EAVDI - European Association of Veterinary Diagnostic Imaging. L’Assemblea annuale dell’associazione europea le ha conferito la carica presidenziale per i prossimi due anni, ma c’è già la proposta di far durare il mandato almeno un triennio. Un riconoscimento prestigioso e un impegno professionale garantito, su ben due fronti, uno internazionale e uno nazionale. Il primo appuntamento scientifico per poterla ascoltare è fissato per il 15 ottobre: durante l’incontro della SVIDI, Federica Rossi parlerà di radiologia digitale in medicina veterinaria, nell’ambito di una giornata tutta dedicata alla produzione di immagini di qualità. Federica Rossi succede nell’incarico alla Collega belga Ingrid Gielen. E’ la prima volta che l’Associazione ha una presidenza italiana: “Il prestigioso riconoscimento che l’Assemblea dell’EAVDI ha voluto conferirmi- dichiara la neo-Presidente - è stato per me un onore gradito ed inaspettato. La scelta di un rappresentante italiano per la Presidenza dell’EAVDI non è stata dettata solo dalla scelta della persona ma anche espressione del desiderio dei membri del Consiglio dell’EAVDI che il nostro paese sia sempre più coinvolto nella attività della Diagnostica per Immagini europea”. L'EAVDI (European Association of Veterinary Diagnostic Imaging) nasce nel 1992 da un allargamento della associazione di radiologia inglese (BVRA). E’ partner dell'ECVDI, il College europeo di Diagnostica per Immagini, e dell'IVRA, l’Associazione Internazionale di Radiologia Veterinaria. Gli iscritti sono 354, di cui 206 della divisione inglese ed irlandese e gli altri 148 dI altri paesi. I membri italiani sono 14. Il consiglio di Federica Rossi ai colleghi è di “non fermarsi mai ma, partendo da una solida base, tenere sempre un occhio avanti verso le novità del mondo scientifico e tecnologico.” e di “tener presente che la pratica clinica quotidiana deve essere sempre affiancata da un parallelo impegno di studio ed aggiornamento”