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IN CONTANTI NON PIU’ DI 999,99 EURO

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Dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-Bersani - e cioè dal 12 agosto 2006 - e sino al 30 giugno 2007 il limite al di sotto del quale i compensi possono essere incassati in contanti è fissato in 1000 euro ( 999,99 è l’importo massimo che può essere riscosso in contanti). La circolare dell’Agenzia delle Entrate che ha fornito le prime indicazioni sulle modalità applicative delle nuove disposizioni fiscali, non ha però chiarito se i limiti di cui sopra debbano essere riferiti ai “compensi” in senso stretto oppure agli importi comprensivi di IVA e contributo previdenziale ed eventualmente al netto delle ritenute d’acconto ovvero all’importo della movimentazione finanziaria. Si pensi ad una parcella di 1.200,00 Euro oltre IVA e contributo, a fronte della quale il cliente paga un acconto di 700,00 Euro. In attesa di chiarimenti è consigliabile non riscuotere in contanti importi erogati dai clienti superiori ad Euro 999,99. Giovanni Stassi, Consulente Fiscale ANMVI