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SOLE 24ORE: VETERINARI MERCATO CHIUSO

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”Le strutture veterinarie private in Italia sono circa 6.500 e danno lavoro a più di 13.000 professionisti, per lo più nel campo degli animali da compagnia. Le prospettive occupazionali però secondo l'ANMVI non sono delle pù esaltanti: oggi in Europa un veterinario su 6 è italiano e da qui al 2020 il mercato rischia di non essere in grado di assorbire tutti.” Una volta tanto, la fotografia dell’occupazione veterinaria in Italia è più vicina alla realtà. Il dossier Università in edicola oggi con Il Sole 24 Ore non tace le difficoltà occupazionali a cui vanno incontro i laureati in medicina veterinaria dei prossimi anni, a fronte di dati e statistiche inspiegabilmente ottimistiche. “ Il nostro punto di vista è agli antipodi rispetto a quello delle fonti accademiche e istituzionali ed è quello che - a torto- non viene mai proposto ai ragazzi che stanno per scegliere una facoltà- spiega Carlo Scotti- Dal nostro angolo visuale la realtà occupazionale veterinaria è seriamente compromessa, priva di sbocchi a medio-lungo termine in tutti i settori ( sanità pubblica e privata) e in grave sofferenza per chi è già sul mercato del lavoro (che non assorbe più l'esubero di laureati immessi sul mercato al ritmo di un migliaio circa l'anno). I settori della clinica degli animali da compagnia e degli equini, ad esempio, sono già saturi. L'errore della maggior parte delle statistiche che leggiamo sui giornali è quello di ritenere "occupati" i neo-abilitati per il solo fatto che risultano iscritti all'ordine professionale. Speriamo che inizi una inversione di tendenza nell'informazione". L'avvio della professione, in regime di lavoro autonomo, comporta elevati costi iniziali e non è remunerativa prima di 9/10 anni di attività. Ciò significa assumere il rischio di una prolungata sotto-occupazione. Si aggiunga anche che la concorrenza si farà nel giro di un anno "europea", con la libera circolazione dei professionisti voluta dalla UE, e che questo comporterà una radicale rivisitazione dei determinanti del mercato occupazionale.