Anche la Lega antivivisezione (Lav) si esprime contro l'ipotesi del Comune di Porretta Terme (Bologna) di prevedere la macellazione islamica nel macello pubblico intercomunale di prossima realizzazione, dopo le critiche nei giorni scorsi di due consiglieri regionali di An, Gioenzo Renzi e Marcello Bignami, e di uno di Forza Italia, Ubaldo Salomoni. ''Siamo contro le macellazioni senza stordimento - rileva Annamaria Pisapia della Lav Emilia-Romagna, in una nota - che sono ancora piu' dolorose per gli animali''. Il metodo islamico prevede che ''la morte sopraggiunga per dissanguamento in seguito al taglio della gola, senza preventivo stordimento''. Svizzera, Svezia, molti Land austriaci e la Malesia (Paese a maggioranza musulmana) ''hanno imposto l'obbligo di stordimento preventivo per tutti gli animali nei macelli - prosegue la nota - in Italia, invece, il Decreto Legislativo 333 del 1998 lo permette'' ed e' gia' autorizzata ''in oltre 100 mattatoi pubblici: 17 in Emilia-Romagna, di cui uno in provincia di Bologna, a Crespellano. Non vediamo quindi la necessita' di un'ulteriore estensione''. In alcuni di questi mattatoi, prosegue la nota, i veterinari pubblici ''hanno dichiarato la propria obiezione di coscienza, come a Trento e Bolzano. A questo proposito la Lav rivolge un appello all'assessore alla sanita' dell'Emilia-Romagna, affinche' per tutti gli impianti gia' in funzione garantisca il diritto all'obiezione di coscienza per quei veterinari che non intendano partecipare alla macellazione senza stordimento, rituale e non rituale''. L'associazione animalista invita inoltre il Parlamento che scaturira' dalle elezioni del 9-10 aprile a riprendere in considerazione la proposta di legge della maggioranza, ''mai discussa'', per l'obbligo di stordimento preventivo anche nel caso di macellazioni rituali. ''La posizione di Forza Italia sulla vicenda e' chiara - ha commentato Salomoni in un diverso comunicato - sia nei Comuni dove governiamo sia in quelli dove siamo all'opposizione: no alle deroghe che legalizzano pratiche che provocano inutili sofferenze agli animali e si' all'inserimento di pratiche di stordimento accettate anche dalle autorita' religiose islamiche in Paesi come l'Australia''. (ANSA).