Il consiglio di Facoltà, deliberato all’unanimità il conferimento, ha così motivato la decisione: “ Il Prof. Sisson, nella sua trentennale attività scientifica e clinica, ha fornito un contributo originale ed importantissimo al progresso delle scienze veterinarie, ed in particolare al settore della cardiologia veterinaria. Il Prof.. Sisson non ha tuttavia concentrato i suoi sforzi solo in questo senso: ne sono testimonianza le attività didattiche, di tipo teorico e pratico, svolte presso quattro Scuole veterinarie di grande prestigio: School of Veterinary Medicine of California, College of Veterinary Medicine della Washington State University, College of Veterinary Medicine University dell’Illinois e College of Veterinary Medicine dell’Oregon State University, le 135 partecipazioni a seminari, le presentazioni di lavori e di relazioni in convegni internazionali, a più livelli, in tutto il mondo. Colpisce, ancora, la vastità dei campi nell’ambito della cardiologia che il Prof. Sisson ha esplorato. Partendo infatti da una preparazione e da una impostazione prettamente clinica, questo studioso non ha limitato il suo orizzonte al suo campo specifico, ma ha invece allargato i suoi interessi agli aspetti di ricerca pura con particolare riferimento agli aspetti di cardiologia comparata. Il Prof.. Sisson fonda la sua notorietà internazionale sullo studio delle malattie congenite del cane e del gatto e sull’attivazione dei sistemi neuro ormonali in corso di insufficienza cardiaca nel cane e nel gatto. Per quanto concerne le malattie cardiovascolari congenite il Prof.. Sisson, non solo ha contribuito in modo sostanziale ad accrescere le nostre conoscenze su di esse, ma ha anche fornito importanti
informazioni per quanto concerne il loro trattamento, con particolare riferimento all’applicazione di metodiche mini invasive. Nell’ambito dell’attivazione dei sistemi neuro ormonali in corso di insufficienza cardiaca, gli studi del Prof. Sisson hanno contribuito ad una migliore comprensione dei meccanismi patogenetici alla base di questa complessa condizione. Inoltre, grazie a tali studi sarà possibile mettere a punto test di determinazione per gli ormoni natriuretici specifici per il cane ed il gatto al fine di semplificare per i veterinari di base la diagnosi di uno stato di insufficienza cardiaca in queste specie".