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AVIARIA, UMBRIA REVOCA MISURE H5N1

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Aviaria in Umbria, rientra l' allarme scattato il 13 febbraio scorso, quando nel territorio del Comune di Panicale era stato trovato un germano morto proprio per l' H5N1. Da lunedi' scorso, infatti, sono state revocate le ordinanze sindaci interessati all' emergenza che avevano istituito le zone di protezione e sorveglianza relative all' influenza aviaria. Ad annunciarlo e' la Asl numero 2, con un comunicato in cui spiega che a partire dal 13 febbraio i servizi veterinari ''sono stati fortemente impegnati per attuare gli adempimenti previsti dall' emergenza e per fornire la massima collaborazione ed informazione alla cittadinanza, fortemente allarmata dall' evento''. La stessa Asl ribadisce che ''l' impegno piu' gravoso e' stato quello relativo alle numerosissime richieste di intervento per rimozione, e successivo invio all' Istituto zooprofilattico sperimentale di Perugia, di uccelli morti''. Volatili - precisa l' Asl - appartenenti pero' ''a specie non recettive o provenienti da allevamenti in cui la bassa percentuale di mortalita' non rappresentava di per se' fondato sospetto di contagio da parte del virus dell' influenza aviaria''. In particolare, tra il 14 febbraio e lunedi' scorso sono stati inviati ai laboratori dello Zooprofilattico piu' di 200 tra uccelli selvatici e domestici rinvenuti morti, ''tutti risultati negativi agli accertamenti per l' influenza aviaria''. Tutti controlli che sono stati attuati ''soprattutto al fine di tranquillizzare la popolazione, nonostante nella maggior parte dei casi non ci fosse alcun nesso epidemiologico con l' influenza aviaria''. D' ora in poi - annuncia l' Azienda sanitaria - i servizi veterinari interverranno per segnalazione di uccelli morti soltanto se si trattera' di specie acquatiche a rischio o nel caso di mortalita' significative negli allevamenti avicoli domestici. ''Le risorse dei servizi veterinari - conclude l' Asl 2 - verranno impiegate nella costante vigilanza sull' applicazione delle norme di sicurezza negli allevamenti avicoli e nell' attuazione del nuovo piano di monitoraggio elaborato dalla Regione dell'Umbria, allo scopo di minimizzare il rischio di introduzione dell' influenza aviaria nel nostro territorio''. (ANSA).