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DOP-IGP-STP, NUOVI REGOLAMENTI UE

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Il Consiglio agricoltura ha adottato il 20 marzo due regolamenti intesi a chiarire e semplificare le norme sulla registrazione delle denominazioni di origine protette (DOP), delle indicazioni di origine protette (IGP) e delle specialità tradizionali garantite (STG). Il primo regolamento, che riguarda le indicazioni geografiche e le denominazioni di origine, dà inoltre attuazione alle conclusioni di un recente panel della OMC.“Con questa nuova normativa, l’Unione europea ha adottato una procedura di registrazione delle DOP e delle IGP più efficace e pienamente compatibile con le norme OMC” ha affermato Mariann Fischer Boel, Commissaria all’agricoltura e allo sviluppo rurale. “Sono particolarmente compiaciuta perché con l’adozione del nuovo regolamento sulle indicazioni geografiche e le denominazioni di origine l’Unione europea potrà rispettare il termine del 3 aprile fissato dalla OMC. Tengo a ringraziare inoltre il Parlamento europeo, che si è pronunciato in materia giovedì scorso, e il Presidente e i Membri del Consiglio”, ha concluso la Commissaria. Con la riforma della politica agricola comune, il ruolo della politica della qualità ha assunto un’importanza sempre crescente. Il numero di prodotti e specialità regionali (esclusi i vini e le bevande spiritose) a denominazione registrata in virtù dei sistemi qualità europei è oggi di ben 727 e continua a salire. Per migliorare e rendere più efficace l’iter di registrazione, i nuovi regolamenti permettono di semplificare le procedure e di chiarire il ruolo degli Stati membri. Dopo l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti, la Commissione procederà ad una revisione della politica agricola della qualità, in particolare per tener conto dei molti suggerimenti di riforma che le sono pervenuti dal Parlamento, dagli Stati membri e dagli ambienti interessati.ContestoLe indicazioni geografiche e le denominazioni di origine sono nomi che identificano un prodotto come originario di un dato territorio e che attestano il legame esistente tra una data qualità, notorietà o caratteristica del prodotto con la sua origine geografica. La politica europea in materia di qualità mira a promuovere la produzione di prodotti di qualità e a sostenere lo sviluppo rurale. I sistemi europei proteggono i consumatori nei confronti di informazioni fuorvianti, come pure i produttori nei confronti della concorrenza sleale.Con il regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio già nel 1992 era stato istituito un sistema europeo di registrazione e protezione delle indicazioni geografiche per prodotti diversi dai vini e dalle bevande spiritose.In una decisione del 2004, un panel istituito presso la OMC ha sostenuto la correttezza del regime comunitario ed ha respinto la maggior parte delle denunce mosse dagli Stati Uniti e dall’Australia. Il nuovo regolamento garantisce attualmente la conformità del regime per i due aspetti che erano stati criticati: innanzitutto, viene formalmente abrogato il requisito precedentemente imposto ai paesi terzi della reciprocità ed equivalenza della protezione e, in secondo luogo, gli operatori dei paesi terzi hanno la possibilità di presentare domande ed eventuali opposizioni alla Commissione direttamente e non più per il tramite dei loro governi. Il termine fissato per l’attuazione della decisione del panel scade il 3 aprile 2006.