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LEISHMANIA, 33 CANI SOPPRESSI A TERNI

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Il Comune di Terni ha deciso l’abbattimento di 33 cani ospiti del canile municipale di Colleluna, poiché malati di leishmaniosi. Sulla scelta dell’amministrazione comunale è previsto per domani mattina un incontro dall'assessore all'ambiente, Gianfranco Salvati, con le associazioni animaliste. Il WWF non esclude di rivolgersi alla Magistratura: "Se nei prossimi giorni – ha detto Gianni Ricciutelli della sezione di Terni del Wwf- venissero fuori delle superficialità nell'aver abbattuto troppo frettolosamente questi cani".
Secondo la testimonianza di una volontaria dell'Associazione Vitadacani, infatti, alcuni dei cani soppressi sarebbero risultati negativi al secondo test. La domanda che l'associazione ha girato al Wwf è quindi: quanti cani avevano realmente la malattia?
I cani malati di leishmaniosi sarebbero stati soppressi in quanto giudicati malati terminali, dunque non più curabili, oltre che potenzialmente pericolosi per gli altri cani e per le persone.
Gli animalisti parlano di un vero attacco alla legge 281 che, all'art. 2 comma 6, dichiara: "I cani possono essere soppressi in modo esclusivamente eutanasico soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità". La leishmaniosi, dicono, è una malattia curabile nel senso che può essere tenuta sotto controllo e il cane controllato può vivere ancora a lungo e bene. Lo attestano i cani che convivono con questa malattia e lo attestano i veterinari che la curano. Inoltre, tenuto conto che la legge 189 all'art. 544-bis recita: "Chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale, è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi", gli avvocati animalisti del posto sono stati invitati a sporgere denuncia contro l'operato dell'amministrazione comunale di Terni e della ASL.
Di cure per la leishmaniosi e dei risvolti legali della malattia si parlerà domani mattina su RAI tre nel corso della trasmissione Cominciamo bene animalieanimali. Interverranno Gladia Macrì medico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Gianluca Felicetti, referente legale della LAV.(fonte:animalieanimali.it)