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AISAD: SI’ A UNA FILIERA CERTIFICATA

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L’AISAD, Associazione Italiana Imprese Settore Animali Domestici aderente alla Confesercenti ha presentato il 15 marzo a Roma le strategie e le iniziative “essenziali per la sopravvivenza del settore”. Alla presenza di un alto numero di operatori del settore, importatori e allevatori professionali, Virgilio Camillini Presidente Nazionale dell’ AISAD ha indicato fra gli interventi più urgenti la revisione del bando imposto sulle importazioni: “il divieto generico e totale alle importazioni – ha detto Camillini - e i numerosi rifiuti di autorizzare, sulla base delle possibili deroghe, fiere, mostre e mercati, senza alcuna distinzione tra animali selvatici o domestici, fra specie sensibili o meno,siano frutto di una analisi più emotive che tecnico-scientifiche. Le restrizioni al commercio per proteggere la salute umana ed animale dovrebbero essere imposte solo in proporzione al rischio connesso e dovrebbero essere abolite immediatamente, non appena non ve ne fosse più bisogno”. Considerata la procedura attuale per le importazioni di uccelli, le regole di quarantena, e le direttive IATA per il trasporto aereo degli animali, l’AISAD condivide il documento predisposto dalla Associazione Europea degli Importatori e degli Esportatori di Uccelli ed Animali Vivi. Altrettanto urgenti vengono considerate la revisione del divieto di fiere, mostre e mercati; contribuire a superare il clima generato da informazioni incomplete e confuse, che ha causato un diffuso livello di allarmismo e psicosi con conseguenze enormemente negative, attraverso un presenza attenta e continua sugli organi di informazione, tesa ad una comunicazione chiara e responsabile verso la pubblica opinione; denunciare fermamente il fenomeno di abbandoni e uccisioni di uccelli come canarini e pappagallini;denuncia e contrasto del commercio illegale di animali, generato dai divieti, con altissimi rischi per un mancato controllo igienico sanitario, e peggioramento del benessere animale;richiesta di aiuti a sostegno del settore. “La messa al bando di animali provenienti da paesi indenni dall’ infezione -prosegue Camillini-non fa che generare un aumento del mercato illegale, causando conseguenze molto estese e incontrollabili, vanificando tutti gli sforzi fatti. Essa produrrà, almeno per la fase del trasporto, un peggioramento delle condizioni del benessere animale, causando danni economici ingenti alla filiera diretta e indiretta dei paesi di provenienza, transito e destinazione finale”. Infine, AISAD evidenzia una “falla pericolosissima”, che rischia di minare ogni provvedimento restrittivo : ai privati è permesso di entrare nei paesi della UE da paesi terzi con massimo di cinque volatili al seguito. Alla riunione hanno partecipato Rocco Massimiliano dell’ Ufficio Traffic WWF Italia, Edgardo Mazzè per ASSALZO e Raul Berto per la FOI. Fra i presenti anche il Presidente della SIVAE Lorenzo Crosta.