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Dopo aver invitato gli Ordini Provinciali a vigilare e a denunciare eventuali episodi di abuso di professione e violazioni delle norme professionali, la FNOVI ha scritto alle aziende produttrici di attrezzature sanitarie, ai grossisti ed ai responsabili della commercializzazione.
La nota (Prot. n. 339/2006/F/mgt, del 31/01/2006) ribadisce che “per tutti gli apparecchi e strumenti non compresi negli elenchi ministeriali è sancito un generale divieto di commercializzazione nei confronti di chi non mostri, con apposita certificazione dell’Ordine professionale, la propria qualifica di professionista sanitario”. Il chiarimento fa seguito alle segnalazioni giunte in Federazione “sulla circostanza che alcune aziende produttrici o che commercializzano attrezzature sanitarie, ed in particolare apparecchiature ecografiche, radiografiche, di laboratorio e microchip, venderebbero a soggetti non aventi diritto in quanto non iscritti agli Albi degli esercenti le professioni sanitarie”.
“E se l’acquisto da parte di un soggetto non avente diritto- prosegue la nota- configura il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria, non appare di portata minore la considerazione che la vendita di attrezzature a soggetti non aventi diritto può configurarsi, per il venditore, come reato di favoreggiamento dell’abuso di professione, oltre che incorrere nella sanzione prevista dall’art. 9, comma 3, della Legge 175/1992, consistente in una ammenda pari al valore dei beni forniti, elevabile fino al doppio in caso di recidiva”.
La Federazione, nell’invitare le aziende del settore al rispetto della normativa “si riserva di attivare – nelle opportune sedi – le competenti Autorità per tutelare l’interesse pubblico e per salvaguardare la categoria professionale dei medici veterinari affinché sia ripristinata la legalità laddove dovessero riscontrarsi violazioni”.
La normativa alla quale la FNOVI si richiama è la Legge 5 febbraio 1992, n. 175 e successive modificazioni, che disciplina la pubblicità consentita ai professionisti sanitari. La stessa Legge n. 175/92, per tutelare i cittadini da possibili esercizi abusivi della professione, non consente l’acquisto, da parte di persone non abilitate, di apparecchiature e strumenti usati nell’attività medica degli esercenti le professioni sanitarie. In particolare, l’articolo 91 sottopone a controllo il commercio delle attrezzature tecniche e strumentali sanitarie, prevedendo la formazione e l’aggiornamento con decreto del Ministero della Salute dell’elenco delle attrezzature delle quali soltanto possono essere dotati gli esercenti delle arti ausiliarie per il corretto espletamento della loro attività.
Le attrezzature tecniche e strumentali di cui possono essere dotati gli esercenti le arti ausiliarie della professione veterinaria riguardano solamente le figure del castrino e del maniscalco.
Le
attrezzature tecniche e strumentali di cui può dotarsi il castrino sono: coltello per uncino, coltello per la castrazione dei suini, ago per castrazione a punta triangolare, ago per castrazione con punta a lancetta, strumento per la castrazione delle scrofe mediante impallinamento, pinza con uncini, pinza per medicazioni, pinza con zigrinatura trasversale, pinza emostatica, bisturi di tipo panciuto, forbice con cerniera a vita (retta), forbice con cerniera a vite (ricurva), tosatrici per eliminare il pelo in corrispondenza del campo operatorio. Il
maniscalco invece utilizza le seguenti attrezzature:tenaglia esplorativa del piede, tenaglia esplorativa del piede ripiegabile, coltello per assottigliare il corno, curasnetta, trapano per zoccoli, trapano a spirale, lima per lo zoccolo, martello, scalpello, foglia di salvia, tenaglia per unghioni a leva, tenaglia per unghioni di tipo speciale, martello per ferratura, torcilabbro per cavalli mordecchia per bovini, balze per coricare i solipedi, lunghina per arto posteriore, apparecchio per la immobilizzazione di arto posteriore di bovino, apparecchio per la immobilizzazione degli arti posteriori del bovino, tosatrice, balze per equini( Decreto 3 maggio 1994 del Ministero della Sanità, Determinazione delle attrezzature tecniche e strumentali degli esercenti le arti ausiliarie sanitarie).
Ogni altra attrezzatura è esclusiva del veterinario.