“Siamo in una situazione di emergenza molto allarmante per i cittadini e molto seguita dagli organi di stampa perché abbiamo a che fare con un virus potenzialmente patogeno per l’uomo ma per i nostri servizi affrontare l’influenza aviaria richiede lo stesso approccio già collaudato negli anni passati. Non si improvvisa - ha dichiarato il Segretario Nazionale del SIVeMP Aldo Grasselli - perché le conoscenze veterinarie sono eccellenti e tutto ciò che può essere fatto sarà fatto”.In Italia l’influenza aviaria ha prodotto altre emergenze che sono rimaste circoscritte al mondo veterinario perché erano determinate da virus considerati non patogeni per l’uomo. Sono state tutte emergenze molto impegnative ma i giornali non le hanno registrate se non marginalmente ma su queste esperienze si basa una competenza di primo ordine dei veterinari italiani.
Per i servizi veterinari l’emergenza è l’ordinaria amministrazione con un carico di lavoro maggiore, questo è il risultato di una pianificazione della sanità in Italia che ritiene la prevenzione veterinaria un qualcosa di misterioso, se non a volte di infimo e inutile nella scala dei valori della medicina preventiva.
“A ottobre avevamo chiesto che per il 2006 si provvedesse all’assunzione di 300 veterinari stimando con il Ministero della salute e con le Regioni che questo fosse il numero necessario per ammortizzare l’impatto dell’Influenza Aviaria come accade in questi giorni e accadrà nelle settimane a venire. La Finanziaria a dicembre ha reso possibile l’assunzione ma dei 300 veterinari non si sa più nulla. La prevenzione è anche “pensare e agire prima” come avevamo chiesto, ma come al solito le amministrazioni e la loro burocrazia non sanno decidere le cose essenziali. Spesso ritengono che le nostre richieste rispondano solo a logiche corporative e sindacali.
Non si può pensare che i veterinari affrontino un regime di allerta e di pronto intervento con tutte le potenzialità al massimo livello e sulle 24 ore come richiede la situazione attuale con le poche ore di lavoro straordinario disponibili nei bilanci delle ASL.
Un’azione di rilevo straordinario richiede una programmazione a breve di risorse straordinarie anche per quanto concerne l’organizzazione del lavoro e la pronta disponibilità. Questo significa – ha dichiarato il Segretario Nazionale del SIVeMP Aldo Grasselli - che in assenza di quanto concordato i veterinari delle ASL e degli IIZZSS per rispondere adeguatamente al sistema di gestione dell’Influenza Aviaria si vedranno costretti a mettere in lista d’attesa altre attività sanitarie di vigilanza, controllo sanitario e autorizzazione commerciale che in questo momento devono essere messe in secondo piano anche se sono comunque necessarie per un complessivo governo sanitario del sistema agro zootecnico alimentare.”