Sui sei contratti denunciati dalla Magistratura contabile perche' carenti della copertura finanziaria, ben cinque riguardano il settore della sanita'. A sottolinearlo e' il presidente della Corte dei Conti, Francesco Staderini, nella relazione sullo stato dei controlli e della giurisdizione al 1 gennaio 2006, presentata al cospetto del capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi. La Corte dei Conti, nell'ambito dell'attività di certificazione dei contratti pubblici - rivolta a verificarne la compatibilità economica e finanziaria con gli strumenti di programmazione e di bilancio- ne ha presi in esame 21: 15 con esito positivo e sei non positivo. "Delle sei ipotesi contrattuali per le quali non vi è stata certificazione positiva -spiega Staderini- cinque si riferiscono al settore della sanità (in particolare, due di queste riguardano la parte economica del biennio 2002-2003 per il personale dell'area della dirigenza medica e veterinaria e dell'area della dirigenza dei ruoli sanitario, professionale, tecnico e amministrativo del Servizio sanitario nazionale), mentre altre tre concernono il personale convenzionato con il Ssn (medici di medicina generale, medici specialistici ambulatoriali interni e altre professionalità interne ambulatoriali, nonchè medici pediatri)". "Con particolare riferimento a taluni accordi -aggiunge Staderini- le sezioni riunite hanno evidenziato, per i primi due (medicina generale e medicina ambulatoriale), una non esaustiva indicazione dei criteri di quantificazione degli oneri contrattuali e l'incertezza, questa comune anche al terzo accordo (medicina pediatrica), della relativa copertura finanziaria sotto il profilo della compatibilità e sostenibilità degli oneri con i vincoli di bilancio". "L'ultima delle ipotesi contrattuali non certificata positivamente -continua Staderini- ha riguardato l'area della dirigenza del comparto Regioni e Autonomie locali ed ha riproposto all'attenzione della Corte le problematiche connesse alla mancanza di adeguati vincoli e controlli alla contrattazione integrativa, cui viene demandato la disciplina dell'intero trattamento accessorio e delle misure per la valorizzazione professionale dei dipendenti, ivi compresa la mobilità orizzontale e verticale". ( Doctornews)