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AVIARIA: OGGI DECRETO UNITA’ DI CRISI

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Sara' firmato oggi il decreto che istituisce l' Unita' di crisi per l'influenza aviaria. Lo ha detto il ministro della Salute Francesco Storace, intervenuto a Unomattina. Il provvedimento prevede un maggior coordinamento con le Regioni; disposizioni in caso di insorgenza della malattia di equipaggiamento protettivo al personale; il monitoraggio sul territorio dei volatili selvatici con relativi test di laboratorio; e l'informazione a medici e cittadini. Storace ha ribadito che non e' avvenuto il passaggio del virus dell'influenza aviaria da uomo a uomo, ma che in Turchia ci sono state alcune persone che si sono infettate in villaggi rurali, contraendo il virus da animali. Per questi motivi, ''non c'e' necessita' del blocco del traffico aereo con la Turchia''. Con gli esperti, e' stata scelta la ''vigilanza informativa'' attraverso depliant informativi nei quali vengono indicate le procedure per ridurre al minimo il rischio del contagio, come per esempio il frequente lavaggio delle mani, evitare di frequentare mercati con animali vivi, non toccare animali morti. Infine, il ministro ha detto che se dovesse essere scoperto un focolaio in Italia, saremmo pronti a fronteggiarlo. Il ministro ha anche annunciato, intervenendo questa mattina a 'Unomattina' che è in programma per ''venerdi' prossimo'' l'incontro tra il ministero della Salute e le Regioni per tornare a discutere di influenza aviaria dopo i casi registrati in Turchia. “I 6000 veterinari del Servizio Sanitario Nazionale possono essere piu' o meno efficaci a seconda della disponibilita' di mezzi, linee guida e di decisioni chiare e tempestive - ha dichiarato il Segretario Nazionale del SIVEMP Aldo Grasselli, in un comunicato stampa in cui dice di condividere le dichiarazioni dell'ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia, sull'importanza di un'azione preventiva dei servizi veterinari sugli eventuali focolai di influenza aviaria negli animali che si dovessero verificare sul territorio europeo ed in particolare su quella nazionale. Grasselli si chiede pero' quali siano le misure che il Ministero della Sanita' e gli assessorati alla Sanita' delle Regioni dovrebbero porre in atto ''se non un potenziamento ed un efficace coordinamento dei servizi veterinari locali, che andiamo chiedendo da anni''. (ANSA).