Via libera della Commissione europea che ha concesso l'importazione, la trasformazione e l'utilizzo, esclusivamente per l'alimentazione animale, del mais 1507. La possibilità che possa diventare un alimento anche per l'uomo, infatti, è ancora in fase di studio. Il mais 1507 è stato modificato allo scopo di renderlo resistente ai parassiti e la decisione della Commissione, che risponde a una richiesta inoltrata dalla società Pioneer/Mycogen Seeds, avrà validità per i prossimi dieci anni. È quanto emerge da una nota emanata il 3 novembre scorso dalla Commissione europea, che garantisce la totale sicurezza del prodotto per la salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Per ogni prodotto, infatti, la Ue domanda agli stati membri di formulare una richiesta e, in caso di disaccordo tra gli stati, la decisione ricade in via definitiva sulla figura garante dell'Autorità europea di sicurezza degli alimenti. E, in questo caso, dopo un'attenta valutazione dei rischi, l'Autorità ha definito il mais 1507 sicuro al pari di quello tradizionale, autorizzando, di conseguenza, la sua circolazione sul mercato. Dopo l'entrata in vigore della direttiva europea 2001/18/Ce, il nuovo ogm è il quarto prodotto (dopo il mais NK603 del 19 luglio 2004, il mais MON 863 dell'8 agosto 2005 e il colza GT73 del 31 agosto 2005) vagliato e autorizzato a circolare sul mercato dalla Commissione. Il prodotto sarà sottoposto ai recenti regolamenti europei sulle derrate alimentari e sugli alimenti per animali geneticamente modificati, in vigore dall'aprile 2004. Da quando sarà messo sul mercato, infatti, dovrà essere chiaramente etichettato come prodotto che contiene mais geneticamente modificato, mentre la sorveglianza successiva alla fase di commercializzazione sarà assicurata dalla figura dell'identificatore unico che sarà assegnato al mais.