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AVIARIA, STORACE CONVOCA RIUNIONE

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Dopo i casi di influenza aviaria in Romania e Turchia il ministro della Salute, Francesco Storace, ha convocato per oggi una riunione tecnica preparatoria per una richiesta di convocazione dei ministri dell'Unione sulle misure da assumere contro l'influenza aviaria. ''E' evidente che in questo momento qualunque notizia fa pensare all'influenza aviaria - ha spiegato il ministro dopo avere appreso del sospetto caso in Turchia di un allevamento infettato dal virus - e tutto possiamo fare tranne che sottovalutare la situazione''. La convocazione dei ministri dell'Unione Europea ''servira' per affrontare a livello politico la questione - ha aggiunto il ministro - perche' e' bene che al di la' delle dichiarazioni dei vari paesi ci sia una rapida verifica sulle misure da affrontare. Non si tratta di scatenare una gara per chi lavora meglio - ha concluso Storace - tutti ci dobbiamo trovare sulla stessa lunghezza d'onda''. ''La situazione e' sotto controllo - ha assicurato Cesare Cursi, sottosegretario alla Salute con delega alla Veterinaria ed alla Sicurezza Alimentare - il centro per il controllo delle malattie ha già assunto informazioni e sono stati attivati tutti i canali di verifica attraverso il centro nazionale''. Aumentati anche i controlli nei posti di ispezione frontaliera. L'Italia, ha aggiunto il sottosegretario, partecipera' a due riunioni previste a breve in Canada e ad un altra a Copenaghen sulle misure da assumere a livello internazionale contro il virus. Non c'e' ''alcun ritardo'', da parte dell'Italia, per quel che riguarda il contrasto dell'influenza aviaria. La precisazione arriva dall'ufficio stampa del ministero della Salute. ''Come noto - si sottolinea in una nota del ministero - il vaccino pandemico verra' prodotto a partire dal momento in cui, dichiarata la pandemia, l'OMS distribuira' ai produttori il ceppo virale che l'ha causata''. Quindi, spiega il ministero, il vaccino pandemico, al momento, non e' disponibile sul mercato mondiale per il semplice motivo che non e' emerso un virus responsabile di una pandemia. Il vaccino, afferma il ministero della Salute, ''verra' prodotto in 3-6 mesi, tempo sufficiente, perché si prevede che, in caso di pandemia, questa esplodera' in Oriente e non arrivera' subito in Europa''. In attesa del vaccino, ad ogni modo, potranno essere usati farmaci antivirali, per i quali l'Italia e' ''tutt'altro che in ritardo: la prima scorta (pari a 180.000 cicli) - precisa il ministero - e' gia' stata costituita e, secondo le strategie piu' accreditate, e' finalizzata al trattamento dei primi casi e al contenimento dei primi focolai, in modo da determinare una sorta di 'cordone sanitario' intorno al virus. Ed e' gia' in corso l’iter - conclude la nota - per la seconda tranche di acquisto''. Reazioni anche da parte del commissario europeo per la salute Markos Kyprianou: la minaccia di una diffusione dell'influenza dei polli anche in Europa ''richiede un'azione immediata''. Il commissario ha aggiunto che il pacchetto di misure dell'Unione europea, che prevede tra l'altro incentivi finanziari per le industrie farmaceutiche affinche' producano quantita' maggiori di vaccino, sta avendo successo. ''Stiamo utilizzando i meccanismi del mercato - ha detto Kyprianou - al fine di iniziare la profilassi che riteniamo assolutamente necessaria e che dovra' essere implementata dai singoli stati membri''. Cio' che e' importante per il commissario e' il coordinamento tra i vari stati. ''Le minacce globali possono essere efficacemente affrontate solo a livello internazionale''. Scopo dell'azione della Commissione, ha precisato, e' avere una quantita' sufficiente di vaccino disponibile prima che l'influenza dei polli raggiunga l'Europa. Ci vorranno otto mesi prima che sia disponibile una quantita' sufficiente di vaccino. (ANSA)