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AVIARIA, DOZZO: DANNI ALLA PRODUZIONE

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Il Consiglio dei ministri ha deciso lo stanziamento di 20 milioni di euro deliberato a sostegno degli allevatori colpiti dalla crisi di mercato dovuta alla situazione verificatesi all'indomani degli allarmi sull'influenza aviaria. Lo annuncia il sottosegretario alle Politiche agricole, Gianpaolo Dozzo sottolineando che ''il mercato interno e' autosufficiente ed i controlli attuati da servizi veterinari pubblici e privati e le norme sull'etichettatura danno certezze ai consumatori che il prodotto italiano e' del tutto salubre e di qualità".Il Sottosegretario, intervenuto in Commissione Agricoltura del Senato nei giorni scorsi, ha annunciato che il MIPAF darà avvio ad una campagna di comunicazione istituzionale finalizzata ad indirizzare il consumatore sul consumo di carni avicole italiane e che in fase di valutazione la possibilità di destinare ulteriori risorse finanziarie in favore di tale iniziativa mediante la presentazione di un apposito emendamento al decreto-legge attualmente in corso di esame da parte della Camera dei deputati sulle emergenze nel settore agricolo. A seguito della possibile diffusione dell’influenza aviaria nel continente europeo, ha dichiarato Dozzo, “lo stato di allarme non ha prodotto rilevanti effetti negativi presso i cittadini degli altri paesi, mentre in Italia ha determinato un diffuso disorientamento nel consumatore: di conseguenza, l’intero comparto sta subendo pesanti danni non solo in termini economici ma anche di immagine”. Dozzo ha anche parlato della possibilità di ritirare dal mercato parte degli animali al fine di arrestare il repentino crollo dei prezzi, auspicando al riguardo il raggiungimento di un’ampia collaborazione da parte di tutte le forze politiche, in quanto la normativa europea non prevede attualmente forme di ritiro applicabili al settore avicolo, nel presupposto che l’estrema brevità del ciclo produttivo impedisca l’accumulo di scorte rilevanti. Al riguardo, precisa che è intenzione del Governo cercare di ottenere una deroga che consenta tale operazione. Al Sottosegretario, hanno replicato i senatori Murineddu (DS) che ha sottolinato come solo “attraverso il ricorso capillare ai servizi veterinari ed agli istituti zooprofilattici regionali si potranno ottenere risultati tangibili” e il senatore Vicini (DS) che ha lamentato “ la mancanza di un effettivo coordinamento con il Ministero della salute, attualmente competente in via principale ad affrontare il tema della prevenzione e della sicurezza sanitaria”. Alcuni dati sulla produzione nazionale: la produzione lorda vendibile del comparto avicolo italiano è di 2.670 milioni di euro, mentre l’intero fatturato ammonta a 4.500 milioni di euro. Il numero di addetti direttamente impiegati risulta pari a 79.500 unità e nell’indotto del settore sono impiegati altri 100.000 addetti. Quanto ai dati produttivi, sottolinea che nel 2004 nel nostro Paese è stata prodotta carne avicola per un totale di 1.134.500 tonnellate e che tutte le carni prodotte provengono da animali nati, allevati e macellati in Italia, considerato che sono solo nella misura irrisoria dello 0,7 per cento, i pulcini nati in altri Paesi (comunque appartenenti all’Unione europea), ed allevati e macellati in Italia. Il totale delle carni avicole avviate al consumo in Italia nel 2004 è risultato pari a 1.067.900 tonnellate, il livello delle importazioni di carni di pollame da paesi comunitari ed extracomunitari nel 2004 è risultato pari a 60.724 tonnellate, mentre le esportazioni si sono attestate a 127.821 tonnellate. Il saldo import/export pertanto risulta a netto vantaggio delle esportazioni nazionali, con un grado di approvvigionamento che si attesta al 106,2 per cento.