• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

ANMVI:REGOLARIZZARE TUTTA LA VETERINARIA

Con riferimento alla convocazione accordata dal Ministro Storace ai sindacati della dirigenza medica e veterinaria- l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) esprime solidarietà ai colleghi impegnati nel settore della veterinaria pubblica, condividendo le motivazioni che hanno condotto alla proclamazione dello sciopero del 17 ottobre p.v. L’ANMVI auspica che la disponibilità dimostrata dal Ministro della Salute, possa favorire anche una rapida conclusione di altre situazioni contrattuali, da tempo in attesa di soluzione, che riguardano l’inquadramento dei medici veterinari coadiutori impegnati nei PIF (Posti di Ispezione Frontaliera) e UVAC (Uffici Adempimenti Comunitari). Una nota in tal senso è stata trasmessa dall’ANMVI al Ministro Storace e al Sottosegretario di Stato con delega per la veterinaria Cesare Cursi. I recenti sviluppi internazionali dell’influenza aviaria e i più recenti richiami alla massima sorveglianza da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità confermano il carattere prioritario degli interventi diretti alla prevenzione e al controllo della sanità animale più volte sottolineato dalla stessa FAO. Questi interventi, già prontamente disposti dal Ministero della Salute e in corso di definizione da parte del Consiglio dei Ministri, comporteranno uno straordinario impegno dei medici veterinari del SSN, dei medici veterinari coadiutori ( circa un centinaio) impegnati alle frontiere e nel controllo delle transazioni comunitarie di animali vivi e delle carni, e dei medici veterinari liberi professionisti che lavorano come operatori di fiducia presso gli allevamenti italiani. “Non è più differibile – dichiara il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti- la regolarizzazione del rapporto di lavoro dei medici veterinari coadiutori impegnati “ in prima linea” alle frontiere, i quali da tempo lavorano in assenza di certezze contrattuali. Una situazione- conclude Scotti- che il Ministro Storace sappiamo essere disponibile a sanare”. L’ANMVI ricorda infine che ci sono altre situazioni “aperte” che riguardano l’inquadramento contrattuale dei medici veterinari che prestano la propria opera per il SSN in regime di convenzione (attualmente circa 1200). “Stiamo lavorando- spiega Scotti- affinchè anche i Colleghi che operano in regime di convenzione per i servizi veterinari regionali trovino presto una formula contrattuale che uniformi e qualifichi a livello nazionale il loro inquadramento giuridico e contrattuale.