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PROFESSIONI: LA UE CONTRO LE TARIFFE

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Il Commissario europeo al Mercato interno, Charlie Mc Creevy, ha inviato in questi giorni al Governo italiano due lettere di messa in mora per contestare l'incompatibilità delle tariffe fissate dagli Ordini italiani con l'articolo 49 dei trattati UE, che tutela la libera prestazione dei servizi in Europa. Nel caso specifico la Commissione fa riferimento in un caso ai tariffari obbligatori degli avvocati e nell'altro a quelli di ingegneri ed architetti per i quali si contesta anche linfrazione all'articolo 43 riferito alla libertà di stabilimento. In entrambi i casi Roma avrà due mesi di tempo per presentare le proprie controdeduzioni. L'atteggiamento della UE, mentre è sempre stato critico nei confronti del sistema ordinistico italiano che limita fortemente la libera concorrenza, è stato abbastanza altalenante rispetto ai tariffari più volte contestati ma anche spesso accettati di fronte alle motivazioni a difesa portate dal Governo italiano che sosteneva la loro legittimità essendo un valido sistema di garanzia del cliente. Il Commissario europeo nelle lettere inviate per la messa in mora contesta anche queste giustificazioni ribadendo che le tariffe minime " non possono impedire a prestatori poco scrupolosi di offrire servizi di qualità inferiore, ovvero di chiedere onorari eccessivi rispetto alla prestazione fornita" mentre, al contrario, sono in evidente violazione dei principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi all'interno dell'Unione, garantiti dagli articoli 43 e 49 del trattato UE. ( Il Sole- 24 Ore, 12 luglio 2005)