Soddisfazione del sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, dopo la bocciatura della Fao e dell'Organizzazione mondiale della sanita' che impedisce la possibilita' di commercializzare con il nome 'Parmesan' negli Stati Uniti i formaggi generici grattugiati. ''E' una battaglia che era iniziata da diverso tempo, anche in occasione dell'ultima visita a Washington - afferma Cursi in una nota - E' una vittoria dei prodotti a Denominazione d'origine controllata legati alla cultura, alla storia e al territorio del sistema-Paese Italia''.
''E' una vittoria altresi' degli standard e protocolli di sicurezza che vedono il nostro Paese - ha proseguito Cursi - ai primi posti nella tutela e difesa della salute del cittadino. E' necessario - ha concluso il sottosegretario - cosi' come per il parmigiano reggiano, diffondere e tutelare tutti quei prodotti del made in Italy, al fine di evitare possibili inganni per il consumatore''. Cursi pensa a ''prodotti che spesso non corrispondono ai criteri di sicurezza fissati dagli standard di produzione''. Nel corso dell'incontro tra Cesare Cursi, e Merle Pierson, sottosegretario di Stato del dipartimento degli Stati Uniti, delegato alla sicurezza alimentare, è anche affiorata l’ipotesi di un comitato misto Italia-Usa sulla sicurezza alimentare. Il meeting testimonia il clima di collaborazione che si è instaurato dalla visita della delegazione italiana, capeggiata da Cursi, lo scorso giugno, a Washington, per trattare con le autorità americane le tematiche relative alla sicurezza alimentare legate alla esportazione di prodotti tipici della salumeria italiana. Il comitato misto può favorire lo scambio commerciale tra i due Paesi e rafforzare il legame di fiducia già esistente nel settore della sicurezza alimentare. Può agevolare inoltre la collaborazione scientifica tra Istituti italiani e americani, indirizzando la ricerca verso la tutela dei consumatori e la libera circolazione di alimenti. Cursi, in considerazione del fatto che Pierson è il capo della delegazione americana nella riunione del Codex alimentarius della Fao, dove si discute il problema della tutela del Parmigiano reggiano nei confronti del più generico 'parmesan', ha tenuto a ricordare la posizione del Governo italiano, che corrisponde peraltro a quella comunitaria sulla tutela dei prodotti Dop, sulla necessità di legare i prodotti alla cultura, alla storia, al territorio e alle tradizioni dei popoli. ''Permettere una generalizzazione delle denominazioni tipiche di un prodotto - sottolinea Cursi - oltreché rappresentare un possibile inganno per il consumatore, può non corrispondere a quei criteri di sicurezza fissati dagli standard di produzione su cui esiste un controllo costante da parte delle nostre autorità''.(Adnkronos Salute)