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STANGATA PER GLI STUDI DI SETTORE

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Il Governo, studiando le manovre che potrebbero rilanciare l'economia, ripropone ancora una volta la lotta all'evasione fiscale per colpire il reddito sommerso. Il ministro all'Economia, Siniscalco, di fronte ad una situazione di grave emergenza ha rifiutato la strada del condono ritenendo di andare a ricercare nuove entrate presso i gli evasori fsicali. Considerato che l'applicazione degli studi di settore è operativa per 4 milioni di soggetti, di cui il 50% risulta essere non congruo, e la metà dei professionisti provvede ad adeguarsi direttamente in sede di dichiarazione, l'inasprimento degli studi mira ad assicurare al fisco un gettito che secondo le stime dell’Economia sarebbe molto consistente. La circolare n. 32/E del 21 giugno 2005 dell'Agenzia delle entrate pur riferendosi principalmente ai 206 studi già revisionati (l’SK22U dei veterinari è ancora in fase sperimentale è sarà definito il prossimo ottobre) è molto rigida nell'applicazione delle i direttive pervenute dal Ministero di Siniscalco: gli accertamenti definiti sulla base dei parametri approvati con la revisione degli studi, potranno essere riportati anche nella valutazione delle dichiarazioni precedenti con una maggior pretesa da parte del fisco. La stangata quindi potrà essere anche retroattiva.