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MALTRATTAMENTO,PRIME SENTENZE FRA 2 ANNI

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Enpa, Comuni, Provincie e Regioni potrebbero cominciare a costituirsi parte civile. Per colpire anche nel portafoglio chi aggredisce gli animali”. Il pm del pool “reati ambientali” di Milano, Giulio Benedetti, intervistato dal Corriere della Sera è del parere che la legge contro il maltrattamento animale sia sufficientemente severa, “ nessuno finisce in prigione- dice, ma si rovina la fedina penale”. Ma per cercare di contenere il fenomeno del maltrattamento “ le pene non dovrebbero restare nel solo ambito penale”. Secondo un rapporto diffuso dall’ENPA nel 2004 sarebbero stati accertati 1.066 casi di maltrattamento animale; a farne le spese sono più i cani dei gatti e per il 26% dei casi il maltrattamento viene dal proprietario. Spiega Benedetti: “ alcuni pensano che a farlo siano solo persone isolate, emarginate. E’ l’errore più grosso: in 16 anni di processi mi sono sfilati davanti agli occhi liberi professionisti, membri delle forze dell’ordine, personaggi del mondo dello spettacolo. Tutti responsabili di ignobili gesti”. Il Presidente dell’Ente,Paolo Manzi accusa: “ non c’è stata ancora neppure una condanna da parte della magistratura a causa di lentezze e insensibilità”. In Parlamento sono già state presentate proposte di legge per adeguare a criteri più rigorosi l’attuale legge 189/2004 ( in vigore dal 1 agosto 2004). Per il pm Benedetti “ le nuove norme valgono per i reati commessi dopo la loro entrata in vigore. Le sentenze che applicheranno l’articolo 544 del codice penale arriveranno tra un paio d’anni”. Il magistrato milanese mette in guardia dal sottovalutare il fenomeno: “ per gli animali c’è davvero troppo poco rispetto. Le aggressioni a cani e gatti seguono le stesse categorie di maltrattamento ai bambini: sadismo , abuso a fini sessuali, sevizie e abbandono. Ma per mentalità in Italia si tende a non prendere in seria considerazione i reati contro i quattrozampe”. ( fonte: Corriere della Sera 12/06/05)