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GALLI A LUGLIO IL PRIMO SUINO CLONATO

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In Italia restera' il divieto di clonare embrioni umani. E' stato il ministro della Salute Francesco Storace, di fronte alle notizie di clonazioni, prima in Corea e poi in Inghilterra, a confermare la posizione italiana da sempre contraria. Ma il provvedimento non interessa la clonazione animale. Dal primo gennaio 2002 è infatti decaduta l’ordinanza con cui il Ministero della Salute vietava fino al 31 dicembre 2001 la clonazione animale. I laboratori che dal 1997, anno del primo divieto, non potevano eseguire esperimenti di clonazione animale sono stati così tacitamente autorizzati a tornare alla ricerca. E il Centro di Cesare Galli prosegue celermente e con successo le sue ricerche. ''A luglio, se tutto va bene come del resto penso e credo, ci sara' la prima nascita di un suino clonato. Al centro di Porcellasco c'è una gravidanza in corso''. Lo ha rivelato in questi giorni proprio Cesare Galli, medico veterinario responsabile del Laboratorio di tecnologie della riproduzione di Cremona e noto per avere prodotto il primo toro 'fotocopia' Galileo, il primo cavallo clonato Prometea, e il primo clone di cavallo-campione Pieraz. L'annuncio e' avvenuto a margine di una conferenza stampa promossa dal comitato per i quattro si' al referendum sulla fecondazione assistita. Ma gia' il 15 aprile, presentando Pieraz ai giornalisti, lo scienziato aveva spiegato che erano in corso sperimentazioni sui suini, per valutare miglioramenti genetici agli allevamenti. ''Il maiale che nascera' in luglio sara' il primo suino 'fotocopia' prodotto in Italia. Sara' maschio, con ogni probabilita' non sara' figlio unico ma avra' dei gemellini e contribuira' alle ricerche sulla clonazione terapeutica''. Galli spiega cosi' il significato dell'esperimento annunciato nella citta' lombarda a margine di una conferenza stampa del comitato per i quattro si' al prossimo referendum sulla fecondazione assistita. ''Dalla gravidanza attualmente in corso, che ci e' stata 'commissionata' da un'azienda italiana, nasceranno piu' maialini (non solo uno, bensi' una nidiata come accade in genere con questi animali) da utilizzare a scopi commerciali per migliorare la qualita' degli allevamenti - conferma l'esperto all'Adnkronos Salute - Ma il nostro obiettivo in realta' e' un altro'', ben piu' ambizioso. ''Clonando suini - rivela lo specialista - vogliamo dimostrare sugli animali la fattibilita' di quello che gli scienziati sudcoreani e inglesi, protagonisti degli annunci di questi giorni, hanno intenzione di fare sull'uomo''. In altre parole, ''vogliamo dimostrare che dall'embrione si possono ottenere cellule staminali in grado di guarire malattie oggi senza cura''. (Adnkronos Salute)