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FNOVI, VEZZONI: EVOLUZIONE DIFFICILE

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Durante il Consiglio Nazionale della FNOVI che si è tenuto a Roma l’8 maggio scorso “ si sono evidenziati i problemi derivanti dalla fase di trasformazione”. Lo dichiara il Segretario della Federazione, Aldo Vezzoni spiegando la “difficile evoluzione” che la Federazione sta attraversando. Dal sito ufficiale della FNOVI, Vezzoni analizza le ragioni per le quali l’assemblea degli Ordini si è conclusa con il rinvio, a data da stabilire, del completamento dell’ordine del giorno: “ Il ritardo con cui sono stati inviati ai Presidenti degli Ordini i documenti in discussione e la mancata disponibilità del bilancio prima della riunione- afferma Vezzoni- hanno reso necessario l’adozione di tale provvedimento di aggiornamento”. Ricordando che in proposito la FNOVI ha emanato una circolare agli Ordini, il Segretario FNOVI osserva: “Che la FNOVI avesse bisogno di una ristrutturazione da un punto di vista organizzativo. gestionale e amministrativo, nonché di un potenziamento dell’organico, era una esigenza che da tempo era sentita. L’impegno intrapreso in questo mandato da tutti i componenti il Comitato Centrale era stato proprio quello di rendere più celere e funzionale tutta l’ organizzazione della FNOVI.” A questo sforzo interno al Comitato Centrale si sono aggiunte recenti normative sulla gestione amministrativa e fiscale degli enti pubblici, spiega il Segretario, che hanno poi comportato una serie di nuovi adempimenti: norme e regole a cui la Federazione è inevitabilmente soggetta in quanto ente pubblico e che ”spesso frenano le trasformazioni e comunque le rendono estremamente complesse e difficili”. Una trasformazione quella della FNOVI che Vezzoni definisce “ radicale, in termini di compiti, di metodi e di mezzi”. I maggiori problemi che si sono riscontrati nel processo d’ammodernamento della FNOVI, secondo Vezzoni “ sono derivati dalla necessità di rivedere tutta la passata amministrazione contabile alla luce dei nuovi adempimenti, soprattutto per la gestione dei residui attivi e passivi, storici e vigenti, e di reimpostare completamente e con la necessaria puntualità tutte le informazioni avute dagli Ordini in riferimento alla banca dati degli iscritti all’Albo che è risultata spesso imprecisa. Occorreva pertanto ammodernare anche la gestione anagrafica degli iscritti dei singoli Ordini Provinciali, in molti casi obsoleta, in modo da poterla interfacciare efficacemente con quella centrale della FNOVI ed esportare anche agli Ordini, per il loro stesso adeguamento normativo, le nuove procedure contabili ed amministrative intraprese dalla FNOVI. Questa radicale trasformazione amministrativa ha comportato dei ritardi che non erano immaginabili all’inizio dei lavori e che si sono accumulati al processo di revisione della banca dati degli iscritti agli Albi, tanto da dover rimandare a Maggio la data del Consiglio Nazionale prevista per Aprile”. I tempi si sono ulteriormente dilatati e la bozza del bilancio veniva terminata solo all’ultimo momento, la stessa mattina del Consiglio Nazionale, ”grazie ad una dedizione straordinaria del Tesoriere e dello stesso commercialista, oltre che di diversi componenti del Comitato Centrale e del Collegio dei Revisori”. La situazione venutasi a creare nel Consiglio Nazionale in seguito a questi ritardi ha richiesto pertanto un rinvio della discussione dei nuovi regolamenti e dello stesso bilancio in modo da consentire ai Presidenti degli Ordini di poterli valutare in anticipo e nella loro forma definitiva. “Ci vorrà quindi ancora un po' di pazienza – conclude Vezzoni- per vedere i risultati dello sforzo che si sta compiendo per portare la FNOVI al livello evolutivo che il mondo veterinario sta vivendo e pronta a recepire le indicazioni che stanno emergendo dalla riforma degli Ordini, ad assumersi il ruolo, che sta chiedendo al Ministero della Salute, di protagonista nel sistema ECM e le competenze sulle nuove normative europee”.