• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31445

PIEMONTE, VALPREDA CONGELA LE ASL

Immagine
In attesa di una verifica sui conti della Sanita' ereditati dalla precedente amministrazione, il Piemonte congela la situazione di Asl e Aso, che fino a nuovo ordine non potranno fare assunzioni, avviare rapporti di consulenza o far partire nuove attivita'. La delibera che stabilisce il blocco e' gia' pronta, e sara' approvata dalla giunta regionale guidata da Mercedes Bresso nella seduta di lunedi' prossimo. Lo ha annunciato ieri Mario Valpreda, assessore regionale alla Sanita', al primo incontro ufficiale con i direttori generali di tutte le Asl e le Aso del Piemonte, a cui erano presenti anche Bresso e l' assessore al Welfare, Angela Migliasso. Il congelamento della situazione attuale, ha spiegato, si protrarra' ''in attesa che l' assessorato alla Sanita' proceda all' esame dei piani di attivita' e dei preventivi del 2005, insieme con il consuntivo del primo trimestre''. Nella delibera di indirizzo alle Aziende sanitarie regionali, definita dall' assessore ''delibera di salvaguardia'', ai manager vengono imposte misure restrittive, seppur temporanee (anche se i tempi non sono stati definiti). ''Prima della verifica da parte dell' assessorato della coerenza dei documenti programmatori con gli obiettivi di salute e di rispetto dell' equilibrio economico e finanziario della gestione'', si legge nella bozza, le aziende sanitarie ''non procederanno ad assunzioni di personale'', tranne quello infermieristico. Ai direttori generali e' fatto divieto di affidare incarichi esterni per consulenze a carattere non sanitario. Le aziende, inoltre, non potranno avviare nuove attivita' sanitarie o nuove strutture operative ''ancorche' previste dall' atto di organizzazione aziendale''. Infine, Asl e Aso del Piemonte non potranno affidare a soggetti esterni attivita' precedentemente svolte da personale dipendente senza aver ottenuto preventiva autorizzazione della giunta regionale, ''fatti salvi i provvedimenti urgenti nei casi in cui incorra il pericolo di interruzione di pubblico servizio'', che dovranno essere segnalati entro due settimane dall' approvazione della delibera. (ANSA).