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LIGURIA, LEISHMANIOSI IN BIMBA DI 2 ANNI

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Cogorno ( Genova). Una bimba di due anni è ricoverata da mercoledì scorso al Gaslini di Genova per un caso di leishmaniosi. La malattia che colpisce soprattutto gli animali ha infettato la piccola terrorizzando i suoi genitori che per qualche giorno hanno temuto che potesse trattarsi di leucemia. “ I sintomi delle due malattie sono simili e prima di arrivare alla diagnosi abbiamo dovuto effettuare un esame del midollo, l’unico in grado di stabilire con esattezza la patologia”, spiega Elio Castagnola, l’infettivologo che ha in cura la bambina al Gaslini. Oggi la piccola entra nel terzo dei sei giorni di cura che la porteranno in salute. “ Il farmaco più efficace che guarisce la malattia in dieci giorni era stato studiato per le infezioni da funghi, si chiama anfotericina b liposomiale- continua il dottore- con sei somministrazioni di cui cinque consecutive e una in day hospital al decimo giorno, la malattia guarisce. In Italia e in Europa la leishmaniosi è una malattia che si può individuare e curare in tempi ragionevolmente stretti. In India ad esempio di leishmaniosi si muore ancora”. Dal giorno del ricover, l’11 maggio scorso a lunedì quando la bimba ha cominciato la terapia dopo che i medici sono arrivati a definire con esattezza la diagnosi, sono trascorsi momenti terribili per i genitori e i familiari. Mamma e papà avevano deciso di portare la loro piccola al Gaslini dopo che nessuna cura tradizionale era riuscita ad aggredire la febbre alta. Quando dalle prime analisi sono emerse l’anemia e l’ingrossamento di milza e fegato, nemmeno i medici hanno potuto escludere alla famiglia che la bambina potesse essere affetta da una forma di leucemia. Quindi i sanitari hanno deciso di procedere all’esame del midollo e finalmente è stata esclusa l’ipotesi del tumore al sangue, confermando invece quella della leishmaniosi. Fino a 20 anni fa diffusa nel solo Ponente ligure oggi la leishmaniosi si registra in tutta la Liguria. Per questo la ASL Chiavarese ha cominciato l’anno scorso un monitoraggio dei casi che riguardano gli animali e gli uomini. I risultati della ricerca dovrebbero essere pubblicati a settimane. ( Il Secolo XIX, edizione del Levante, 18 maggio 2005)