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STORACE: SU ECM CONFRONTO POSITIVO

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Intervistato da Doctornews, il Ministro della salute Francesco Storace parla di ECM, risorse economiche del suo dicastero e priorità d’azione. Così la testata d’informazione dei medici: “ A proposito di formazione continua, l’ Ecm è attualmente obbligatorio per tutti gli operatori sanitari ed ancora in fase sperimentale. Quali sono le sue idee circa l'obbligatorietà della partecipazione all'Ecm e soprattutto quando pensa che potremo anche in Italia partire ufficialmente con la Formazione a Distanza che attualmente è in fase sperimentale?” Il Ministro risponde con queste parole: “ "Per tendere all'eccellenza in sanità è assolutamente necessaria la formazione continua del personale. E la formazione a distanza è lo strumento per antonomasia di questo ragionamento. Credo che nell'anno che abbiamo davanti, un anno nel quale il confronto positivo con medici dovrà essere un punto centrale, l'Ecm sarà una delle questioni sulle quali confrontarsi. Un elemento prioritario per la riqualificazione della loro professionalità, che va nella direzione della riappropriazione del ruolo che il medico deve avere". Sarà veramente possibile per il ministero della Salute riappropriarsi dell'autonomia che il ministero dell'Economia gli ha tolto? "Mi piacerebbe molto riuscire a riassegnare al ministero della Salute la titolarità dei poteri sulla sanità- risponde Storace- , strappandoli a Via XX Settembre. Questo è uno dei segni che vorrei lasciare con la mia azione da Ministro. Vorrei, inoltre, mantenere la determinatezza che ha mostrato Sirchia. C'è, infatti, la necessità di mantenere gli impegni con le categorie ed essere capaci di farle rispettare". Quanto alle priorità, il Ministro ha ribadito l’attenzione alle regioni e al contratto del SSN: “ "Mi piacerebbe molto, e credo che ci siano le condizioni, riuscire ad anticipare un federalismo capace di coniugarsi con l'interesse nazionale. Torno a ripeterlo, occorre poi lavorare subito sul costo dei farmaci e sul contratto dei medici. Queste sono le priorità anche per riuscire a dare un segnale forte alle famiglie italiane, che devono fare i conti con un problema chiamato euro".