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CASTELLI:UN CHIODO PER LE PROFESSIONI

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Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, ha dichiarato che per le professioni serve" un chiodo su cui poter poi appendere tutto il resto". Il Ministro della Giustizia ha così spiegato la necessità di inserire nel decreto legge sulla competitività alcune norme di riforma delle professioni per poter poi avviare una disciplina organica. " Vogliamo una riforma condivisa, evitando strappi o fughe in avanti. Il provvedimento sulla competitività- ha ribadito Castelli- è un'occasione da non perdere per anticipare la riforma degli Ordini, i cui tempi potrebbero essere altrimenti lunghissimi". Il testo proposto dal ministro continua ad essere rifiutato da tutte le parti in causa: dalle professioni ordinistiche( Cup, Confprofessioni, Adepp) e da quelle non regolamentate (Colap e Assoprofessioni). I tre saggi nominati dal Consiglio dei ministri, Castelli, Vietti e La Russa si sono riuniti ieri per valutare le norme che potrebbero essere inserite nel decreto in via di approvazione. I punti su cui sembrano orientati i rappresentanti del governo sono: il riconoscimento delle nuove professioni, sempre che non svolgano anche attività tipiche esercitate dagli iscritti agli Ordini, praticantato retribuito e obbligo di iscrizione agli Ordini anche per tutti i dipendenti che svolgano attività per cui è richiesta l'abilitazione. Secondo La Russa questo nucleo potrà essere ampliato ed integrato in sede di conversione del decreto legge con misure più consistenti ed organiche da concordare con i professionisti. ( Il Sole-24 Ore, 9 marzo 2005)