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GLI ORDINI NON SONO PARTE SOCIALE

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A seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri al Sole 24 Ore dal Sottosegretario all’Università Maria Grazia Siliquini, Confprofessioni chiede un incontro urgente e dirama un comunicato stampa. Secondo Maria Grazia Siliquini “ sarebbero maturi i tempi per inserire i rappresentanti del sistema professionale tra le parti datoriale nelle contrattazioni con il Governo”. Dichiarazioni condivisibili se solo fosse più chiaro a quali rappresentanze intendesse riferirsi il Sottosegretario. Per far chiarezza e a scanso di equivoci il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ha dichiarato alla stampa che “ i rappresentanti del sistema professionale (CONSILP-CONFPROFESSIONI, CONFEDERTECNICA e CIPA) fanno già parte a pieno titolo tra le parti datoriali in tali contrattazioni, essendo stati espressamente riconosciuti dal Governo come parti sociali sin dal 2001 e partecipano attivamente a tutti i tavoli governativi e ministeriali in rappresentanza delle libere professioni”. Del resto, anche con riferimento al Piano di azione per lo sviluppo, le Confederazioni dei liberi professionisti hanno proficuamente ed attivamente partecipato a tutte le riunioni sia in sede plenaria che negli appositi tavoli di settore istituiti dal Governo.” Se invece, con la dichiarazione del sottosegretario Siliquini- continua Stella- si fosse inteso far riferimento ai rappresentanti del sistema ordinistico, CONFPROFESSIONI rileva come la possibilità del riconoscimento quale parte sociale, sia assolutamente inaccettabile in quanto in palese contrasto con la natura pubblica del sistema ordinistico, il quale, peraltro, a differenza del sistema associativo, che tutela gli interessi dei liberi professionisti, è esclusivamente previsto e disciplinato in funzione della tutela degli utenti”.