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CORTE DEI CONTI:CONTRATTI SSN IN RITARDO

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Con una delibera indirizzata al Parlamento, la Corte dei Conti ha bocciato il Contratto Integrativo del CCNL 05 Aprile 2001 per i Dirigenti delle Professionalità Sanitarie in Servizio Presso il Ministero della Salute. Il contratto disciplina lo stato giuridico ed economico dei professionisti medici, farmacisti, chimici e veterinari in servizio presso il Ministero della Salute al termine di una lunga vicenda contrattuale. La delibera della Corte (risalente al 26 gennaio, segue di pochi giorni la pubblicazione del Contratto sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2004) prende atto della sottoscrizione del contratto, ma solleva alcune questioni economiche, ad esempio che i fondi per le spese obbligatorie e d’ordine del ministero sono stati destinati altrove. Questo a causa del ritardo con cui si è arrivati alla stipula: “ Ancora una volta queste sezioni riunite- scrivono i magistrati- devono evidenziare le negative conseguenze dei ritardi nella stipula dei contratti collettivi che interferiscono, in modo pregiudizievole, sui criteri di programmazione e di annualità di bilancio”.
Sono due le criticità sollevate dalla Corte dei Conti nello specifico contrattuale: la prima riguarda i benefici contrattuali riconosciuti ai dirigenti sanitari inquadrati ora nella dirigenza dello Stato, un passaggio che “ comporta oneri aggiuntivi per lo Stato”: la seconda riguarda l’ipotesi contrattuale di attribuire anche al personale proveniente dai livelli una piena qualifica dirigenziale e non solo un’equiparazione economica al trattamento che spetta ai dirigenti del SSN. Si tratta, in quest’ultimo caso di una iniziativa proveniente dalla parte datoriale, non concordata con le rappresentanze sindacali e per questo idonea a dimostrare che “nonostante il tempo trascorso, la vicenda del personale in questione non sia affatto conclusa e che la problematica tuttora aperta è potenzialmente in grado di provocare ulteriori oneri per la finanza pubblica”.