''Cio' che non e' stato fatto nei sei lunghi mesi della trattativa dovra' essere definito nell'arco massimo di 10 giorni. In caso contrario, la giusta rabbia dei medici e di tutti i laureati sanitari esplodera' e saremo costretti a scioperare''. Lo afferma Stefano Biasioli, presidente nazionale della CIMO-ASMD (Coordinamento Italiano dei Medici Ospedalieri - Associazione Sindacale dei Medici Dirigenti). ''Ci auguriamo che la politica - prosegue Biasoli in una nota - che non ha saputo affrontare a tempo debito il difficile problema del rinnovo contrattuale dei 138 mila laureati, medici e non, dipendenti del Servizio sanitario nazionale, la settimana prossima affronti in modo sostanziale e risolva il problema''. Secondo il Presidente della CIMO-ASMD la colpa è delle regioni “che per mesi hanno seguito svogliatamente l'andamento della trattativa contrattuale presso l'Aran. All'incertezza sui fondi economici per il biennio 2004-2005 - conclude Biasoli - si e' aggiunta la rigidita' dell'Aran in termini di normativa''. E nella serata di giovedì il Sottosegretario Cesare Cursi ha riferito che presto il Governo avvierà un tavolo tecnico per affrontare i problemi legati al rinnovo del contratto dei medici. ''Letta - ha affermato Cursi - mi ha garantito la volonta' del Governo di attivare al piu' presto questo tavolo che speriamo porti ad un confronto produttivo con la categoria dei medici''. Il tavolo tecnico era stato sollecitato dalle sigle sindacali, che dopo la rottura delle trattative con la parte pubblica per il rinnovo del contratto della dirigenza medica, scaduto da oltre 3 anni, hanno proclamato uno sciopero per il 4 marzo. (Fonte: Adnkronos Salute)
