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DIETRO FRONT: I TRIENNALI SONO DOTTORI

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Il percorso a Y (1+2+2) sostituirà il “3+2”. Il Ministro Moratti, ha infatti ottenuto il via libera della Corte dei Conti al decreto che cambia gli snodi del percorso formativo delle lauree brevi e riforma il 3+2. “Non cambia nulla”- ha commentato il Professor Carlo Girardi, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino. “ Il Ministero – ha detto- ha voluto fare in modo che ci fossero dei percorsi universitari in grado di portare a un mestiere”. In effetti- a parte la successione del percorso formativo che passa da 3+2 a 1+2 (classe 40) +2 (classe 79s)- la possibilità per i laureati triennali di aggiungere altri due anni di specializzazione era già possibile prima, con il 3+2 introdotto nel 1999 dall’allora Ministro Ortensio Zecchino. La novità veramente significativa è che , grazie a questo provvedimento, i laureati triennali, quelli che avranno completato una parte del percorso a Y- ovvero l’1+2 della classe 40- potranno già fregiarsi del titolo di “dottori”. Nei mesi scorsi la Corte dei Conti aveva ritenuto illegittimo il riconoscimento di questo titolo. Ma il Miur si è richiamato ad un Regio decreto del 1938 in base al quale tutti coloro che conseguono una laurea hanno diritto al titolo di dottore. “Ma i triennali non sono medici veterinari- osserva Girardi- e non ci saranno sovrapposizioni nè intersecazioni possibili fra la classe 47s, che è a ciclo unico e a numero chiuso, e la classe 40”. In altre parole, lo studente che volesse intraprendere un percorso di studi universitari dovrà scegliere fra la laurea in medicina veterinaria, previo superamento del test di ammissione, oppure il percorso formativo delle lauree brevi, che, come noto, sono ad accesso libero. Ma non potrà passare dalla laurea breve alla laurea a ciclo unico. E quali motivazioni possono spingere un “dottore triennale” , in possesso di una qualifica già spendibile sul mercato del lavoro, a completare il percorso a Y? “ Solo con i cinque anni del percorso a Y- ha spiegato Girardi- è possibile accedere ai concorsi pubblici per dirigenti, possibilità preclusa ai triennali”. Per ora è impossibile stabilire l’impatto numerico che il percorso a Y avrà sul mercato occupazionale di settori affini a quelli della professione veterinaria: i laureati triennali del settore non sono ancora usciti dall’università e nessuno può dire se e quanti di loro proseguiranno dalla classe 40 alla classe 79s. Soddisfatta Letizia Moratti: "Con la revisione del Decreto che ha istituito il 3+2", sarà garantita una maggiore flessibilità alla progettazione formativa e saranno, al tempo stesso, riqualificate le lauree in modo da potenziare il raccordo con il mondo del lavoro e consentire più opportunità di sbocchi professionali " Con il percorso a "Y" dopo un primo anno, dove si frequenteranno attività didattiche comuni, vi sarà la netta separazione tra il percorso professionalizzante che conduce alla laurea triennale (1+2) ed il percorso metodologico per gli studenti che dopo la laurea triennale intendano conseguire anche la laurea magistrale (1+2+2).