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ANMVI, DATI NON REALI NEL RAPPORTO LAV

" Non corrisponde a verità il dato pubblicato dalla LAV sulle spese sostenute dagli italiani in prestazioni veterinarie". Per il Vice Presidente ANMVI Carlo Scottinon ci sono riscontri ai 1.601 milioni di euro (dato di fonte Eurispes), indicati nel Rapporto LAV 2004 "Gli italiani e gli animali". "Se questa stratosferica cifra di spesa fosse vera - prosegue Scotti- il fatturato di ogni singola struttura veterinaria privata che si occupa di clinica degli animali da compagnia si aggirerebbe sui 270.000 euro all'anno. Ma così non è. Il valore medio reale si attesta invece sui 50-60mila euro annui per struttura". Secondo le stime dell'ANMVI, dai 1.601 milioni di euro dichiarati da Eurispes-LAV si deve scendere ad un valore globale di spesa in prestazioni veterinarie al di sotto dei 400mila euro. "E la crisi economico-professionale della veterinaria privata - aggiunge Scotti- sta portando ad una ulteriore riduzione generale dei fatturati, dato che, come peraltro accade all'estero, spesso i primi a soffrire delle difficoltà economiche sono gli animali d'affezione ". Secondo i dati ufficiali dell'ENPAV, l'Ente di Previdenza dei Veterinari, nel 2002 il reddito annuo procapite dei medici veterinari era di 14.248,31 euro; ancor più basso il dato procapite al femminile: le donne veterinario nel 2002 hanno guadagnato 8.584, 38 euro. Pronta la replica di Gianluca Felicetti : “correttamente indicate, come noi, la fonte Eurispes per i dati sulle spese veterinarie e di alimentazione, e li criticate per le vostre giuste considerazioni. Se c'e' qualcuno da smentire e' quindi l'Eurispes, cosa che immagino avrete fatto quando l'Istituto ha diffuso questi suoi dati”. Anche il dato sulla spesa alimentare per gli animali da compagnia coglie di sorpresa l'ANMVI. "E' la prima volta- osserva Scotti- che in un'indagine la voce di spesa in prestazioni veterinarie supera quella dell'alimentazione. Non mi risultano proprietari che vanno dal veterinario con la stessa frequenza con cui danno da mangiare ai loro animali. Di solito si stima che le spese veteirnarie ammontino a circa il 20% del totale delle spese sostenute per il mantenimento degli animali. Al Rapporto LAV - conclude il Vice Presidente ANMVI- andrebbe utilmente aggiunto un dato che la dice lunga sul rapporto animali e italiani: nel nostro Paese il 15% dei proprietari non va mai dal veterinario ( Dossier Irisme-Il Salvagente) . Il che equivale a dire che il 15% degli italiani nega al proprio animale il diritto alle cure sanitarie".