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CONGRESSO ANMVI: AVANTI TUTTA

Una giornata di“preparazione atletica” e una giornata di “gioco di squadra”. Utilizza una metafora sportiva il Presidente Paolo Bossi per descrivere il significato del Congresso Nazionale ANMVI svoltosi sabato e domenica scorsi a Rimini. Compiuto il processo di regionalizzazione dell’ANMVI ( in ogni Regione è ora presente un Consiglio regionale ANMVI), la dirigenza si è riunita in sede plenaria proprio mentre la Camera dei Deputati licenziava il federalismo e la devolution. Queste riforme istituzionali e costituzionali, interessando da vicino la sanità e le professioni, assegnano un ruolo strategico e insostituibile ai Consigli regionali dell’ANMVI, che si sono confrontati sui modi e sugli obiettivi dei rapporti con i politici e le istituzioni locali. Il Vice Presidente ANMVI Carlo Scotti ha tracciato un quadro della professione veterinaria a cinque anni dalla nascita dell’ANMVI, “ quando non c’era progetto politico, c’era scarso rinnovamento dirigenziale e si andava avanti a pacche sulla spalla”. Scotti ha sottolineato l’importanza di sviluppare una visione moderna della professione “che guarda a tutta la veterinaria, sia privata che pubblica, superando l’anacronismo sindacale della prima e rispettando il ruolo della seconda, ricercando un terreno di collaborazione anzichè di conflitto”. E su questo processo di integrazione fra sanità pubblica e privata sono intervenuti i Consiglieri nazionali Giancarlo Belluzzi e Bartolomeo Griglio, delineando lo scenario in cui si muoverà il “nuovo veterinario pubblico” dal primo gennaio 2005, alla luce delle competenze organizzative in materia di sanità che la devolution affida alle regioni, dell’allargamento europeo e della normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare. Una questione quest’ultima sulla quale si gioca il ruolo di tutta la veterinaria: “Tante professioni- ha detto Belluzzi- stanno erodendo il nostro settore, dobbiamo difendere la nostra aderenza al comparto sanitario e non essere asserviti alla produzione. Tutti i veterinari che lavorano in azienda agricola – ha rimarcato Belluzzi- sono un tassello importante della filiera e agiscono sul prodotto finale al consumatore”. Sul rapporto del cittadino con la sicurezza alimentare è intervenuto Griglio, riportando dati eloquenti: “ I cittadini – ha detto- mettono il veterinario al quarto posto nelle competenze sulla sicurezza alimentare, dopo il NAS e addirittura dopo i medici”. Si impone quindi, secondo la dirigenza ANMVI, la necessità di rafforzare a livello politico e mediatico la figura del medico veterinario, presso le autorità, il pubblico e le altre professioni. In particolare quelle di area sanitaria. A questo riguardo Carlo Scotti ha chiarito il ruolo di ANMVI in Consilp Confprofessioni. La dirigenza si è anche confrontata con la necessità di avere una struttura ed una operatività snella e preparata e di favorire gli strumenti e le occasioni di consultazione interna. La giornata di domenica, è stata dedicata al ruolo dell’ANMVI all’interno delle istituzioni veterinarie, ENPAV e FNOVI in particolare. Sull’attualità dell'Ente è intervenuto il Collega Alberto Schianchi , mentre il Segretario Nazionale Aldo Vezzoni e il Vice Presidente Gaetano Penocchio hanno fatto il punto sull’attività della FNOVI e sui problemi più spinosi della professione: l’attuale politica universitaria e l’Educazione Continua in Medicina. Nella giornata di domenica il Vice Presidente Scotti ha riassunto la questione ONAOSI e l’azione intrapresa dall’ANMVI : “Riteniamo che l’ANMVI abbia fatto tutto quello che doveva fare e abbia acquisito tutte le informazioni di cui aveva bisogno per fare luce sulla vicenda e continuare a battersi per l’abrogazione dell’obbligo”. Oltre alla lettera del Presidente FNOVI, D’Addario ( @nmvi Oggi del 12/10/2004 ndr), la Fondazione ha provveduto ad inviare la documentazione sollecitata dal Direttivo ANMVI, che comprova come il CdA dell’Opera si sia mosso verso la previsione dell’obbligo con il parere favorevole della Presidenza FNOVI. “ A questo punto- ha concluso Scotti- la questione ONAOSI assume anche risvolti politici interni alla Federazione sui quali riteniamo sia il Comitato Centrale a dover intervenire e per i quali la dirigenza ANMVI rinnova e rafforza la propria fiducia ai suoi uomini”. Il congresso si è concluso con il proposito di rinnovare occasioni di confronto e di dibattito per tutta la dirigenza ANMVI e di fare di questo primo congresso plenario, il primo di una serie di appuntamenti annuali.