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STUDI DI SETTORE, RICAVI INSUFFICIENTI

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Gli studi di settore non hanno dato i risultati sperati. La crescita dei ricavi teorici derivanti dalla loro applicazione tra il 1998 e il 2003 è stata inferiore del 6% rispetto alla variazione percentuale della produzione ai prezzi di mercato in euro rilevato dall’ISTAT. Per questo il Ministro Siniscalco sta terminando la stesura di un documento che concorrerà alla presentazione da parte del Governo di un emendamento alla manovra Finanziaria al vaglio del Parlamento. Si tratta di prevedere aggiornamenti annuali per gli studi di settore in base alle rilevazioni ISTAT e arrivare a un adeguamento previsionale dei ricavi, di tipo automatico e con frequenza annuale, tra il 2 e l’1,5%. L’incremento dei ricavi coinvolge 130 studi di settore ( 80 quelli di autonomi e professionisti). Annualmente l’ISTAT elabora indici differenziati per settore, territorio e dimensioni dei soggetti interessati, da rapportare ai dati della contabilità nazionale. Per quanto riguarda gli studi di settore della veterinaria, il Consigliere FNOVI Giuliano Lazzarini, delegato dalla Federazione al tavolo di lavoro dell'Agenzia delle Entrate per la messa a punto degli studi della professione veterinaria, ha precisato che "è solo nel 2005 che il nostro studio entrerà a regime,tutto il 2004 è ancora sperimentale, ma le valutazioni del Ministro Siniscalco saranno oggetto dei futuri colloqui ed incontri già programmati con la Direzione dell'Agenzia delle Entrate". Giuliano Lazzarini sta lavorando per la realizzazione di uno studio di settore il più possibile adeguato e rispondente alle caratteristiche della attività professionale veterinaria. Il prossimo incontro alla Direzione delle Entrate è previsto per il mese di novembre.