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MNC A EMPOLI: L’UMNCV DISAPPROVA

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“La U.M.N.C.V. ha appreso con sconcerto quanto istituito presso la ASL 11 di Empoli. Il servizio di cosiddetta ‘medicina naturale per animali’ appare dannoso per il processo di legittimazione e di integrazione delle MNC nel settore veterinario”. Francesco Longo e Antonella Carteri dell’Unione Medicine non Convenzionali in veterinaria commentano duramente l’iniziativa della ASL di Empoli di cui auspicano la pronta disattivazione e invitano l’A.N.M.V.I. ad intervenire “in questa ennesima vicenda di ‘ingerenza’ della veterinaria pubblica in ambito libero – professionale, lontana dai fini istituzionali della sanità animale del servizio sanitario nazionale”. Per la UMNCV, infatti, i servizi veterinari in ambito ASL hanno il ruolo istituzionale di occuparsi degli animali cosiddetti ‘pericolosi’ (morsicatori) e degli animali adibiti all’allevamento zootecnico (animali da reddito), pertanto qualsiasi prestazione erogata nell’ambito della clinica degli animali d’affezione esula dallo stesso ruolo. “Proprio in Toscana – dichiarano i delegati dell’UMNCV- c’è un congruo numero di liberi professionisti che praticano nei loro ambulatori (e talvolta anche a domicilio!) le MNC. Pertanto il servizio offerto dalla ASL 11 non trova giustificazione neanche nell’assenza sul territorio di questo tipo di prestazione veterinaria”. E “arbitraria”, viene definita l’indicazione della tariffa per le prestazioni: “attualmente – scrivono Longo e Carteri- non sono segnalate cifre per prestazioni veterinarie non convenzionali; su tale argomento spesso si sono già confrontate le società di MNC, peraltro senza giungere ad una definizione. E’ bene che la tariffa indicata dalla ASL 11 non sia considerata una regola”. Nel merito delle cure, l’UMNC ritiene “molto discutibile l’affermazione che per meglio capire indole e comportamento caratteristici degli animali è necessario osservarli nel proprio ambiente domestico: proprio le MNC hanno strumenti tali da poter comprendere l’aspetto psico – comportamentale anche quando gli animali sono lontani dall’ambiente in cui vivono, postura, atteggiamenti, sintomatologia sono indicativi dell’indole del soggetto in qualunque ambiente e condizione”. Longo e Carteri ribadiscono che ‘naturale’ non è affatto sinonimo di ‘innocuo’: “è molto discutibile – dicono- sostenere che l’approccio sia più rispettoso della biologia dell’animale”, così come non è chiaro come venga individuata la “patologia medica più comune”. Infatti, oggi con le MNC sono trattabili non solo le patologie croniche, ma anche quelle acute e persino le urgenze. Erronea infine, la definizione di complementarietà nell’impiego delle MNC data dalla ASL di Empoli: “ il medico veterinario non convenzionale- concludono dall’UMNCV- operando con modalità integrata, soprattutto sul piano diagnostico, giunge a formulare una DIAGNOSI precisa ed impiega la terapia consequenziale, sempre secondo ‘scienza e coscienza’”.