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IMPORT ANIMALI EXTRA UE, NUOVE REGOLE

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Entra in vigore oggi la decisione adottata il 29 luglio scorso dalla Commissione Europea. La decisione ha stabilito che per importare dai territori extra-UE cani gatti o furetti bisognerà accompagnare l’animale con apposito certificato sanitario e garantire alcuni requisiti minimi sanitari validi per la commercializzazione. La Commissione Europea ha infatti ritenuto che a fini commerciali vengano adottate norme corrispondenti a quelle relative all’importazione a carattere non commerciale. Tali norme sono già stabilite dalla direttiva 92/65/CEE (norme sanitarie per gli scambi e le importazioni nella Comunità di animali- recepita dall’Italia con DLgs n. 633/1999), dalla Decisione 79/542/CEE ( che istituisce un elenco di paesi terzi o parti di paesi terzi e definisce le condizioni sanitarie, di polizia sanitaria e di certificazione veterinaria per l’importazione nella Comunità di taluni animali vivi) e soprattutto dal Regolamento 998/2003( relativo alle condizioni di polizia sanitaria applicabili ai movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia).
Gli importatori dovranno esibire un certificato veterinario, uguale in tutta Europa. I dati richiesti dal certificato, stampato in fac-simile sulla Gazzetta dell’Unione sono diversi. Nel modulo dovranno essere dichiarati: luogo di spedizione dell’animale e destinazione dell’animale, dati dello speditore e del destinatario, descrizione dell’animale con informazioni sull’identità e la situazione sanitaria: vaccinazione antirabbica, esame sierologico antirabbico, esami clinici dell’animale, trattamenti anti-zecche e contro l’echinococco ( verifica 24 ore prima della spedizione). Infine il certificato riporterà il nome e la qualifica del veterinario che rilascia il documento, corredato del suo indirizzo. Dalla firma del veterinario, il documento varrà quattro mesi, oppure sarà valido fino alla scadenza della vaccinazione se questa scadesse prima.