Il giorno successivo all’incontro con i vertici dell’ANMVI e dell’ONAOSI, svoltosi a Perugia il 22 settembre scorso, il Direttivo dell’ANMVI ha deliberato all’unanimità di chiedere chiarimenti alla FNOVI sul ruolo dei rappresentanti della veterinaria che erano in carica all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’ONAOSI nel 2002.
Il 2002 è infatti l’anno fatidico in cui venne promossa e approvata in Parlamento l’estensione dell’obbligo contributivo in favore della Fondazione da parte dei veterinari privati. Ed è sul periodo ante Finanziaria 2003 che i vertici dell’ANMVI e dell’ONAOSI si sono confrontati. Nella lettera indirizzata dal Presidente Paolo Bossi alla FNOVI è scritto:il Consiglio Direttivo dell’ANMVI ha appreso dalle relazioni del sottoscritto e del Vice Presidente Carlo Scotti che dall’incontro sono emersi chiarimenti sulle modalità di approvazione, in seno al Consiglio di Amministrazione dell’ONAOSI in carica nel 2002, di iniziative politiche atte a promuovere un provvedimento di portata estremamente rilevante per la Fondazione e per la nostra Categoria quale l’estensione dell’obbligo contributivo a tutti i sanitari privati; tali chiarimenti espongono i rappresentanti della professione veterinaria in carica nel 2002 all’interno del CdA dell’ONAOSI alla grave responsabilità, nei confronti della Categoria, di aver operato senza averla preventivamente coinvolta a livello decisionale, né adeguatamente informata. Pertanto, il Consiglio Direttivo dell’ ANMVI, si legge nella lettera alla FNOVI datata 23 settembre, ha deliberato all’unanimità: di chiedere al Comitato Centrale della FNOVI se esso era stato chiamato a fornire il proprio consenso all’iniziativa proposta dall’ONAOSI e se l’aveva o meno concesso;di chiedere al Comitato Centrale della FNOVI di valutare la posizione dei rappresentati della categoria veterinaria all’interno del CdA ONAOSI nell’anno 2002 e di prendere i provvedimenti conseguenti qualora essi avessero dato il consenso della categoria veterinaria senza averla preventivamente coinvolta.